Lunedì 30 Dicembre 2024
GIORGIO COSTA
Economia

Crolla il petrolio: cosa sta succedendo. Il fattore Cina e i riflessi sul prezzo della benzina

La quotazione ha toccato i minimi dal 2021. L'Arabia Saudita corre ai ripari. E al distributore il carburante cala, ma non in egual misura

Petrolio, la quotazione ha toccato oggi i minimi dal 2021 (Foto generica, Ansa)

Roma, 26 settembre 2024 – Oggi i prezzi del petrolio hanno registrato un nuovo calo. I contratti sul greggio Wti, in apertura sono scesi a 67,95 dollari al barile (-2,5% rispetto a ieri) e il Brent è sceso a 71,67, in calo del 2,44%. A spingere la flessione è la possibilità che l'Arabia Saudita sarebbe pronta ad abbandonare l'obiettivo del prezzo a 100 dollari al barile, scrive il Financial Times. Siamo ai minimi dal 2021 e le forti vendite sono sulla scia della pubblicazione da parte dell’Opec del report mensile sul mercato del greggio. “Brent” e “Wti” sono due termini usati per indicare due tipologie di petrolio e i rispettivi benchmark che seguono l’andamento del prezzo del greggio. Per entrambi gli indici il valore di riferimento è il costo del petrolio a barile. Il Brent è l’indice di riferimento per il Medio Oriente, l’Europa e l’Africa, mentre il WTI (West Texas Intermediate) è una miscela di diversi tipi di petrolio estratti negli Stati Uniti, proprio per questi rappresenta il mercato statunitense.

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