Fisco, giù Irpef e cuneo

Confermato il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro anche se con qualche piccola modifica che non dovrebbe intaccare il saldo netto in busta paga: in media, 100 euro al mese. L’obiettivo è quello di rendere strutturale la misura. Stesso discorso per la rimodulazione dell’Irpef su tre aliquote. Due le ipotesi: la prima prevede la riduzione di due punti dell’aliquota fino a 50mila euro, dal 35 al 33%. Costo dell’operazione, circa 2,5 miliardi. L’altra strada, più costosa, prevede anche l’innalzamento dello scaglione da 50mila a 60mila euro. In questo caso servirebbero almeno due miliardi in più. L’operazione dovrebbe essere coperta dagli incassi del Concordato preventivo biennale: i professionisti, i lavoratori autonomi e le piccole e medie imprese hanno tempo fino al 31 ottobre per aderire. Il governo conta di incassare almeno 2 miliardi di euro.
Nel frattempo, si sta lavorando anche a una sorta di flat tax sulle indennità specifiche del personale sanitario. Un modo per incrementare la produttività anche a parità di organici. Nel mirino del governo ci sono poi le accise sui carburanti, per i quali è previsto un aumento degli incassi di circa mezzo miliardo di euro. Sempre nel capitolo delle entrate, finiranno ancora una volta le concessioni per i giochi, con l’obiettivo di racimolare altri 400 milioni di euro.