Lunedì 28 Ottobre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Quota 103 con "mille ostacoli"

Servono almeno 62 anni e 41 di contributi. Il calcolo sarà interamente contributivo

Dopo il tentativo di far scattare Quota 41, alla fine anche per il 2025 è rimasta valida Quota 103, ma con penalizzazioni non di poco conto, che hanno prodotto uscite limitate nel 2024. I lavoratori privati e pubblici, dunque, possono andare in pensione con almeno 62 anni di età e 41 di contributi anche nel 2025. E l’intero assegno sarà calcolato con il sistema contributivo e non con il sistema misto (retributivo per gli anni sino al 31 dicembre 1995 o al 31 dicembre 2011 se si avevano almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995): e questo da solo comporta un taglio dell’importo che può arrivare anche al 20 per cento.

In secondo luogo, la misura del trattamento non potrà superare i 2.272 euro lordi mensili adeguati con l’incremento della rivalutazione (quattro volte il trattamento minimo Inps) sino al compimento dell’età di 67 anni. E non è finita: le finestre mobili (il lasso di tempo tra la maturazione dei requisiti, 62 anni e 41 anni di contributi, e la percezione del primo assegno) sono di sette mesi per i lavoratori privati e di nove mesi.

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