Risorse arrivano per il Fondo di garanzia per la prima casa. E sempre (e solo) per la prima casa viene confermato anche il bonus ristrutturazioni al 50%, con tetto di spesa a 96mila euro. L’agevolazione scende invece al 36% sulla seconda, con tetto di spesa fissato a 48 mila euro. La proroga piena sarebbe costata quasi un miliardo all’anno, con questa soluzione sarà possibile risparmiare circa il 33% delle risorse: il costo sarà infatti attorno ai 600 milioni di euro. L’aliquota sulle seconde case potrebbe ulteriormente scendere nei prossimi anni: tra il 2028 e il 2033, secondo il governo, lo sconto fiscale potrebbe scendere al 30%. I dubbi sono legati all’evasione: un’aliquota minore potrebbe indurre aziende e clienti a prediligere pagamenti in nero. In ogni caso, molti interventi ricadono nel raggio di azione di questo bonus: dal rifacimento dei bagni alla realizzazione di un nuovo impianto elettrico; passando dalla demolizione o costruzione di pareti interne. Resta il bonus mobili e grandi elettrodomestici, sempre al 50%. Nulla di nuovo arriva invece sulle rendite catastali, se non l’applicazione delle norme vigenti.
EconomiaDalle pensioni alla famiglia, fino a bonus e canone Rai: tutto quello che c'è da sapere sulla manovra