Giovedì 17 Ottobre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Famiglia, mille euro a bebè e bonus asilo nido

Assegno unico escluso dal calcolo dell’Isee. Sconti fiscali proporzionati al numero dei figli

di Claudia Marin

La sorpresa dell’ultima ora, la notte scorsa, è stata la Carta dei nuovi nati, con una dote di 1.000 euro per ogni neonato per genitori con un Isee fino a 40mila euro. Ma il pacchetto famiglia-natalità è ben più corposo e vale, in termini di risorse, circa 1,5-1,7 miliardi. Dentro, al netto delle grandi voci come il taglio del cuneo e dell’Irpef o come il bonus contributivo per l’assunzione delle donne (che riguardano anche le famiglie), rientrano specificamente il potenziamento dei congedi parentali, un incremento delle risorse a favore del bonus asilo nido, insieme con il rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa e del Fondo per le non autosufficienze. Ma nel novero vanno inserite anche le misure per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità previsti per la Carta "Dedicata a te".

Bonus Bebè, congedi e assegno unico

In primo piano, dunque, l’attribuzione di 1000 euro a ogni nuovo nato. Non è la prima volta che viene previsto questo contributo, ma è in questa fase una riedizione inattesa. Anche perché viene fissato a favore di genitori con Isee abbastanza elevato: 40mila euro. Il che significa che la platea potenziale potrà essere ampia. Lo stesso Isee viene preso in considerazione per l’Assegno unico, il cui importo non entrerà nell’indice e, di conseguenza, i titolari potranno potranno accedere con più facilità e senza esclusioni a servizi pubblici e altre indennità. Quanto ai congedi, c’è un miglioramento rispetto all’anno scorso, perché quelli all’80% che passano da due a tre mesi.

Il quoziente familiare e le detrazioni

"Nella manovra – spiega il ministro Giancarlo Giorgetti – c’è un’attenzione particolare alla famiglia con un nuovo sistema di calcolo che favorisca le famiglie numerose, chiamiamolo quoziente familiare". L’idea è quella di collegare la sforbiciata al sistema delle detrazioni fiscali a un maggiore sostegno per i nuclei con figli. Una sorta di premio fiscale alle famiglie più numerose con l’obiettivo di sostenere la natalità. Come? In sostanza, i single o i nuclei senza figli avranno un plafond di detrazioni più basso rispetto alle famiglie con figli. Il che significa che queste ultime avranno una dote di sconti fiscali disponibili più elevata con la quale potranno ridurre le imposte dovute. Il tetto mobile delle detrazioni sarà connesso al reddito e al numero dei figli. Più elevato il reddito, minori saranno le spese da portare in detrazione. Più saranno i figli, più saranno gli sconti. Il risultato sarà personalizzato. Ma verosimilmente si abbasserà l’attuale limite dei 120mila euro, al di sopra del quale è previsto un décalage delle fino ad arrivare all’azzeramento a 240mila euro.

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