Per rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale si sta lavorando a un meccanismo che dovrebbe conservare il taglio degli oneri contributivi fino a 20mila euro per poi diventare una detrazione solo fiscale fino a 35mila euro.
A quel punto partirebbe un decalage fino ad annullare il taglio a quota 40mila euro. Per fare cassa spunta anche l’ipotesi di una nuova rottamazione delle cartelle.
Per quanto riguarda le pensioni, prende quota il cosiddetto Bonus Maroni, con incentivi per chi sceglie di restare al lavoro. Nella vecchia versione l’aumento in busta paga si fermava infatti al 10%, vale a dire la quota di contributi versati dal dipendente. Ora, secondo le indiscrezioni, si punterebbe ad aumentare lo stipendio anche con una tassazione agevolata.