Nella manovra ci sono 20 articoli dedicati alla Sanità, ma sparisce ogni riferimento al piano di assunzioni di medici e infermieri: si parlava, secondo le anticipazioni e quanto detto dal ministro Orazio Schillaci, di circa 30mila ingressi in tre anni. Confermati, invece, gli incentivi per i giovani medici specializzandi e il rifinanziamento delle tariffe ospedaliere. Visto al rialzo il tetto degli acquisti dalla Sanità privata. L’aumento dell’indennità di medici e infermieri sarà limitato e graduale. Per quanto riguarda i fondi, il governo metterà a disposizione 1,302 miliardi (a cui si aggiunge il miliardo stanziato dalla manovra di bilancio dell’anno scorso), per poi crescere a 5,078 miliardi per il 2026, 5,780 miliardi per il 2027, 6,663 miliardi per il 2028, 7,725 miliardi per il 2029 e 8,898 miliardi nel 2030. Fondi che per una parte saranno impiegati per i rinnovi contrattuali del personale sanitario e in parte riservati per il “perseguimento degli obiettivi sanitari di carattere prioritario e di rilievo nazionale”.
Per quanto riguarda l’indennità di medici e infermieri, verrà aumentata per chi lavora nel pronto soccorso di 50 milioni nel 2025 e nel 2026. Cresce anche l’indennità di specificità: per i medici crescerà di 50 milioni per il 2025 e di 327 milioni dal 2026, mentre per gli infermieri cresce di 35 milioni nel 2025 e 285 milioni a decorrere dal 2026, infine per gli altri operatori socio sanitari di 15 milioni nel 2025 e 150 milioni dal 2026.