Mercoledì 20 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Fisco

Esteso il taglio del cuneo

Cambia il meccanismo che consente di rafforzare le busta paga dei lavoratori dipendenti fino a 40mila euro, estendendo gli effetti previsti prima fino a 35mila euro con il taglio del cuneo contributivo. Il primo articolo normativo della legge di bilancio conferma le attuali aliquote Irpef. La prima sarà del 23% fino a 28 mila euro, poi si passa al 35% da 28 a 50 mila euro per arrivare al 43% oltre i 50 mila euro di reddito. Resta in stand by, per ora, il progetto del governo di ampliare il secondo scaglione fino a 60 mila euro (contro i 50 mila attuali) e ridurre la corrispondente aliquota dal 35% al 33% Si alza, invece, la base delle detrazioni sul lavoro da 1.880 a 1.955 euro. Poi la Manovra prevede, fino a 20.000 euro di reddito, il riconoscimento di un bonus non tassabile che varia in funzione del guadagno: 7,1% fino a 8.500 euro, 5,3 per cento tra 8.500 e 15.000 euro, 4,8 per cento tra 15.000 e 20 mila euro. Superato questo importo si passa ad un meccanismo di detrazioni aggiuntive che vanno riconosciute in busta paga: 1.000 euro tra 20mila e 32mila euro, e poi un decalage fino a 40mila euro.

La conferma dell’accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni, secondo i calcoli del governo, vale circa 4,8 miliardi nel 2025, 5,5 miliardi nel 2026, 5,2 miliardi dal 2027, mentre la revisione del taglio del cuneo costa complessivamente 12,8 miliardi. Tra Irpef e cuneo si arriva quindi a superare i 17 miliardi, contro i 14 circa della scorsa legge di bilancio.

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