È rientrata nella Manovra, grazie a un errata corrige annunciato in Aula alla Camera prima della richiesta del voto di fiducia, una delle condizioni poste alle imprese per incassare la riduzione dal 24 al 20% dell’aliquota Ires. Il regime di Ires premiale, introdotto con il ddl Bilancio, stabilisce che per beneficiare della tassazione ridotta le imprese devono accantonare a riserva l’80% dell’utile 2024 e destinare il 30% di questo ammontare a investimenti in beni 4.0 e 5.0. La correzione precisa che allo stesso scopo deve essere destinata una quota "non inferiore al 24% degli utili d’esercizio in corso al 2023". Questo passaggio, approvato nelle ultime ore d’esame nella commissione Bilancio, non compariva nel testo. Resta confermata la condizione di incrementare la base occupazionale e non ricorrere alla Cassa integrazione nel biennio 2024-2025. Le altre due correzioni apportate riguardano le coperture di una norma in materia di giustizia per accelerare lo smaltimento delle istanze di equa riparazione, che risultava finanziata due volte.
EconomiaIl giorno della Manovra. Bonus, sgravi e aliquote: le ultime novità