Giovedì 14 Novembre 2024
FRANCESCA CONTI
Economia

Il ritorno del reddito di cittadinanza

Il Movimento 5 Stelle prova a riportare in vita il reddito e la pensione di cittadinanza per il biennio 2025-2026, proponendoli come strumenti fondamentali per il diritto al lavoro, la lotta alla povertà e l’inclusione sociale. In un emendamento alla manovra, i pentastellati chiedono di destinare 12 miliardi di euro all’anno per i primi due anni, seguiti da 4,4 miliardi per il 2027 e 3,8 miliardi per il 2028, con l’obiettivo di creare un “Fondo per il ripristino di Rdc” nel bilancio del Ministero dell’Economia. La misura, cancellata quest’anno e sostituita dall’assegno di inclusione, viene descritta come un supporto per favorire l’accesso a istruzione, formazione e cultura, oltre che per sostenere economicamente chi rischia l’emarginazione. Parallelamente, le opposizioni avanzano una proposta per introdurre un salario minimo di 9 euro lordi l’ora, garantendo così una retribuzione adeguata e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto. La proposta intende stabilire un trattamento economico minimo, fissato dai contratti collettivi nazionali, senza scendere al di sotto della soglia stabilita.

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