Dopo le proteste delle opposizioni, è saltato l’adeguamento dello stipendio dei ministri non eletti. Viene creato, in sostituzione, un Fondo di 500mila euro per finanziare le spese di trasferta solo da e per il domicilio/residenza (le altre spese di viaggio dei membri del governo sono già a carico dei relativi ministeri) per i non residenti a Roma. Confermata la norma che vieta i compensi da incarichi extra-Ue per parlamentari, presidenti di Regione e Provincia e membri del governo, e che prevede un rimborso per le spese di trasferta per i ministri non parlamentari e non residenti a Roma. Nel nuovo testo della cosiddetta norma "anti-Renzi" ricompare la stretta – prevista anche nella versione originaria presentata da FdI – sui membri del governo. Gli esponenti dell’esecutivo tornano, insieme a presidenti di Regione e Province parlamentari ed europarlamentari nella ‘lista’ di cariche che non possono accettare, durante il mandato, incarichi che comportino un compenso da Paesi extra-Ue, ma per loro si prevede un’ulteriore specifica.
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