Le imprese che nel 2024 accantonano almeno l’80% degli utili e reinvestono il 30% in beni strumentali 4.0 o 5.0 beneficeranno di una riduzione di 4 punti percentuali dell’Ires, passando dal 24% al 20%. Per ottenere l’agevolazione, le aziende devono soddisfare alcune condizioni: l’accantonamento deve restare fino al 2026, gli investimenti devono essere di almeno 20mila euro realizzati in Italia entro il 2025, mantenere o aumentare l’occupazione media del triennio precedente e assumere a tempo indeterminato almeno l’1% della forza lavoro nel 2025. Per le Pmi torna la decontribuzione Sud, con uno sgravio del 25% (rispetto al 30% precedente), che scenderà al 20% nel 2026 e al 15% nel 2029. Prorogate anche le concessioni per la distribuzione di energia elettrica, anche se di 20 anni e non di 40. Soddisfatto anche il fronte sindacale, che aveva espresso i suoi timori per l’ipotesi di uno spezzettamento della rete elettrica che in un primo momento era stato ventilato.
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