Roma, 6 novembre 2024 - L’atteso summit governo sindacati è rinviato all’11 novembre: è toccato al sottosegretario Alfredo Mantovano avvisare i leader di Cgil, Cisl e Uil del rinvio per la sindrome influenzale che ha colpito la premier. Ma se sarà quella l’occasione nella quale Giorgia Meloni giocherà le sue carte per tentare di evitare lo sciopero generale di Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, il cantiere per intervenire sulla manovra è già partito. E così, dopo il vicepremier Antonio Tajani, è la volta dell’altro vice, Matteo Salvini, a chiedere correzioni: servono semplificazioni – avvisa – perché Industria 5.0 non tira. Il tutto mentre dall’Istat a Bankitalia, dall’Ufficio parlamentare di Bilancio al Cnel, si sottolineano i rischi per la crescita in frenata e, insieme, i nodi critici della sanità. Anche se si puntualizza che il taglio del cuneo riguarderà 2,4 milioni di lavoratori in più.
EconomiaManovra 2025 in Parlamento: le possibili correzioni. Battaglia sul canone Rai