Roma, 12 dicembre 2024 - Si allargano le maglie per i licenziamenti dovuti alle assenze ingiustificate, salta il tetto del 30% per i contratti a termine e di somministrazione rispetto all’organico a tempo indeterminato, arrivano norme più flessibili per i lavori stagionali, cambiano anche le procedure per lo smart working. Con 81 si e 47 no, il Senato ha dato il via libera definitivo alla riforma del mercato del lavoro.
Una sorta di 'restyling' del vecchio Jobs Act firmato dal governo Renzi che non ha convinto per niente Cgil e Uil. Secondo i due sindacati, infatti, il rischio è di aumentare la precarietà dei lavoratori. Di tutt’altro avviso la madrina della riforma, la ministra Marina Calderone: "È il completamento di un anno di lavoro, che si accompagna a una serie di interventi fatti, all’insegna della semplificazione e della stabilità del lavoro, non certamente di aumento della precarietà".a ecco, nel dettaglio, le principali novità del provvedimento.