"Il nucleare è un atto dovuto, ma non dimentichiamo che, se tutto va bene, inizieremo a vedere i primi effetti fra una decina d’anni. Nel frattempo, continueremo ad appoggiarci – almeno per il 15-20% del nostro fabbisogno di energia elettrica – alle 52 centrali nucleari francesi, dalle quali dipendiamo drammaticamente. Se, per qualche motivo, un giorno venisse meno l’apporto di energia elettrica dalla Francia, sarebbe come piombare nell’età della pietra. Pensi a tutti i nostri device, alimentati con la corrente elettrica. Le conseguenze di un blackout sarebbero devastanti ed è un problema che le autorità dovrebbero porsi".
EconomiaIl prezzo del gas schizza ancora, Tabarelli: quali scenari per l'Italia e come difendersi