Nel nuovo testo sono confermati i requisiti per i microappartamenti previsti già nella prima versione: un'altezza minima interna dei locali inferiore a 2.70 metri ma non meno di 2,40 metri mentre per l'alloggio monolocale per una persona è sufficiente una superficie minima di 20 metri questri che sale a 28 metri quadri per due persone. La sola novità riguarda il fatto che queste condizioni sono richieste, oltre che per ottenere l'abilità da parte del professionista, anche per "l'acquisizione dell'assenso dell'amministrazione competente, fermo restando il rispetto degli altri requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente".
Vale a dire: affinché tali immobili possano essere dichiarati abitabili, ci sono delle condizioni da rispettare:
- i locali devono trovarsi in edifici sottoposti ad interventi di recupero edilizio e di miglioramento delle caratteristiche igienico-sanitarie;
- ci deve essere un progetto di ristrutturazione per garantire idonee condizioni igienico-sanitarie dell'alloggio, ottenibili con una adeguata ventilazione naturale favorita dalla dimensione e tipologia delle finestre, dai riscontri d'aria trasversali e dall'impiego di mezzi di ventilazione naturale ausiliari (Fonte Edileportale.it).
La contestazione di Chiara Braga, capogruppo alla Camera del Partito Democratico: "Salvini sdogana la casetta dei setti nani. Una scelta scellerata che aprirà la strada ad alloggi sempre meno vivibili e sempre più costosi".