Diventa strutturale il taglio del cuneo fiscale, con un piccolo ritocco "normativo" per evitare effetti troppo pesanti sui conti dell’Inps.Rifinanziata per il 2025 l’Ape sociale con 20 milioni. Cuneo fiscale: l’idea è di rendere interamente "contributivo" il risparmio fino a 28mila euro e poi prevedere uno sconto "fiscale" fino a 35mila euro. A partire da questa soglia ci sarà un decalage fino all’azzeramento a quota 40mila euro. L’operazione non avrà però effetto sull’importo netto in busta paga, in media 100 euro in più al mese. In ogni caso, il taglio del cuneo, continuerà a pesare sulla fiscalità generale. Confermata anche la rimodulazione dell’Irpef su tre scaglioni, con aliquota intermedia che passa dal 35 al 33%. Si interviene poi sulle tax expenditures: ci sarà un importo massimo che si potrà detrarre, che dovrebbe essere a sua volta modulato in base al nucleo familiare. Un primo assaggio di «quoziente familiare». Saranno sempre salvaguardate le detrazioni più importanti, come quelle relativa alla sanità o alla prima casa. Nella versione definitiva della manovra economica, che sarà resa nota nei prossimi giorni, potrebbe spuntare anche la revisione al ribasso la soglia di reddito oltre il quale scatta il decalage degli sconti fiscali al 19% (oggi da 120mila euro). Non è escluso di portare la soglia di reddito a 100mila euro o a 80mila.
EconomiaCosa c'è nella manovra 2025: più risorse per la sanità. Fisco, il taglio diventa strutturale