La moda in Italia vale 110 miliardi di euro, un importo pari al 5,3% se rapportato al Pil. Il fatturato del settore è aumentato del 14% in un decennio. Il numero di occupati è però diminuito da 507.000 unità nel 2013 a 476.000 nel 2021 a causa della sequenza delle crisi. Nel 2023 il trend negativo si è interrotto dopo 8 anni, con una espansione di circa 23.000 addetti (499.000 in totale), malgrado non si siano raggiunti i livelli pre-pandemia (511.000 addetti). La filiera, ricorda il documento, si compone di oltre 80.000 realtà imprenditoriali, principalmente piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che preservano tecniche artigianali tradizionali e sfruttano l'innovazione tecnologica. Prato è il più grande distretto industriale italiano, con 6.579 unità organizzative. Firenze si distingue nella fabbricazione di articoli in pelle (3.365 su 5.926 unità locali). Napoli conta 5.754 unità produttive, con eccellenze nella sartoria maschile di alta qualità. Milano (4.638 unità) è la capitale della moda italiana, ospitando importanti atelier ed eventi.
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