"Brutte notizie per i consumatori italiani, che dopo due anni di caro-bollette rischiano di ritrovarsi dal prossimo anno un aumento di spesa nelle fatture elettriche a causa della mancata proroga alla riduzione del canone Rai", spiega il Codacons.
"Il canone di abbonamento alla televisione", aggiunge l'associazione, "è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo, e dal 2016 è stata introdotta la presunzione di detenzione dello stesso apparecchio nel caso in cui esista un'utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica. I titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale sono quindi tenuti al pagamento del
canone mediante addebito nella fattura della luce".
"Prima dello sconto da 90 a 70 euro, il canone Rai generava introiti per circa 1,9 miliardi di euro annui", spiega il Codacons. "Questo significa che, in caso di mancata proroga del taglio, le famiglie italiane a partire dal 2025 dovranno mettere in conto una maggiore spesa complessiva tra i 420 e i 430 milioni annui a titolo di canone".