I maggiori rischi per l’umanità, secondo il World Economic Forum, sono ambientali. Nel 2023 gli eventi meteorologici estremi sono cresciuti del 22 per cento e, secondo Banca d’Italia, il 65 per cento del credito è in capo ad aziende soggette ai rischi climatici. Eppure, per le politiche esg il vento sta cambiando. Parte da qui il Forum Multistakeholder di Cassa Depositi e Prestiti che si è tenuto a Palazzo Mezzanotte, a Milano. Sullo sfondo, una ricerca di Bva Doxa che confronta la percezione degli italiani su sostenibilità e intelligenza artificiale. Una nuova parola a fare da fil vert: pragmatismo. Emerge, infatti, che anche gli under 35 adottano oggi un approccio meno ideale è più edotto verso la transizione: per loro conta, è una necessità e non una moda, ma sono consapevoli che ha un costo e che il percorso sia difficile.
L’ad di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, mantiene la linea: "Restiamo realisti e consapevoli dell’importanza e dell’impatto delle tematiche esg", ma, sottolinea, è arrivato il momento di puntare su una "transizione giusta", che stia quindi attenta anche agli "impatti sociali".
Insomma, come sottolinea il Presidente di Cassa Giovanni Gorno Tempini Gorno, "i temi esg devono tenere conto delle ripercussioni sulle persone. Dobbiamo lavorare tutti insieme perché non diventino temi elitari". Una transizione che però ha bisogno di investimenti. Intanto, nel Piano triennale da 81 miliardi di Cdp, aggiunge l’ad, le risorse sono focalizzate su quattro macro ambiti, tra i quali "rafforzare l’inclusione, la coesione sociale e territoriale e sostenere la transizione verde, finanziando iniziative di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico, senza lasciare indietro nessuno".
Qui il vero nodo. Come ricorda, infatti, il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone, politiche ambientali e sociali devono tenersi per mano: "Molti cittadini non riescono ad arrivare a fine mese e abbiamo polarizzazioni negative, come gli anziani, le donne e i giovani". Una transizione cosiddetta "giusta" non deve lasciar indietro nessuno perché ha bisogno di tutti. Anche perché, come afferma la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, "è un cambio culturale, non una questione di compliance".
Jessica Muller Castagliuolo