Giovedì 28 Novembre 2024
LUCA RAVAGLIA
Economia

Scadenze fiscali 2023, dall’Irpef all’Iva: il 21 agosto è l’ultimo giorno per versare

Termina la sospensione della trasmissione degli adempimenti previsti tra il primo e il 20 agosto

Fisco, raffica di scadenze

Fisco, raffica di scadenze

Roma, 20 agosto 2023 – Era meglio restare in vacanza. Nel primo lunedì post ferragostano, il fisco è già pronto a presentare il conto agli italiani. Un conto che si annuncia quanto mai indigesto, visti i 148 tipi di pagamenti che sono in scadenza il 21 agosto e che riguardano i versamenti dovuti agli enti previdenziali, allo Stato e alle Regioni. In effetti in queste ore terminano i giorni di sospensione della trasmissione degli adempimenti previsti tra il primo e il 20 agosto e dunque, come è ormai diventata una italica consuetudine, ecco formarsi il più tradizionale dei colli di bottiglia, in questo caso intasato dalle scadenze fiscali.

Fisco, raffica di scadenze
Fisco, raffica di scadenze

Irpef, Ires, Irap, Iva e le altre 

In cima alla lista c’è la madre di tutte le transazioni che hanno il sistema erariale come controparte: il pagamento delle imposte dirette, a partire ovviamente dall’Irpef e arrivando poi alle varie addizionali previste nei singoli territori, alla cedolare secca e, per il mondo imprenditoriale, anche Ires e Irap, imposte queste ultime sul cui futuro si discute da anni, ma che nel frattempo, al netto di qualche modifica effettuata nel recente passato, continuano a restare dove sono, con buona pace di chi di deve provvedere a saldarle. Un’altra delle voci principali relativa agli importi da versare è quella legata all’Iva, sia in relazione al saldo trimestrale (il periodo di competenza è quello relativo ai mesi compresi tra aprile e giugno) sia con riferimento a chi è invece tenuto all’esborso mensile, che in questo caso è invece relativo a luglio. A ruota ci sono poi le voci che fanno riferimento al versamento delle ritenute e dei contributi, sia per i dipendenti che per gli autonomi. Detto delle voci più simboliche e di maggior impatto economico, la lista resta comunque ancora lunga e in grado di spaziare dalle comunicazioni relative al canone televisivo, all’emissione di fatture differite che fanno riferimento ai beni spediti o consegnati nel mese precedente. Devono essere registrate in maniera cumulativa le transazioni per le quali è stato emesso uno scontrino o una ricevuta fiscale (anche in questo caso per operazioni avvenute nel mese precedente) e pure chi non è tenuto a effettuare la trasmissione telematica degli incassi, come le pro loco, le associazioni sportive dilettantistiche e altre realtà associative, deve annotare, anche con un'unica registrazione, l'ammontare di qualsiasi provento conseguito nell'esercizio di attività commerciali avvenute nel mese precedente.

Prossime scadenze

Tolto il dente, ci si potrà concedere una boccata d’ossigeno? Non proprio, visto che in agguato resta un’altra – ampia – serie di versamenti che il contribuente italiano dovrà fronteggiare da qui a fine mese. Cioè nell’arco dei prossimi dieci giorni. In questo caso le voci alle quali si dovrà pensare sono altre 40, anch’esse legate alla liquidazione delle imposte relative all’anno 2022 (con in più l’aggiunta del primo acconto 2023), per le quali è stato richiesto il pagamento rateizzato. Chi infine si trova ad avere a che fare con gli avvisi bonari, avrà tempo per saldare la propria posizione fino al 4 settembre.