Domenica 17 Novembre 2024
MADALENA DE FRANCHIS
Economia

Sanità digitale in Italia, un mercato da 2,2 miliardi. La medicina e il ruolo dell’intelligenza artificiale

I contenuti del libro bianco sulla sanità digitale, intitolato “Una visione di futuro per la sanità italiana. Innovazione e benessere visti dalle aziende Ict”

Roma, 13 novembre 2023 – La sanità del futuro sarà sempre più digitale: a rivoluzionare l’intero settore, migliorando diagnosi, terapia e ricerca scientifica, contribuirà l’intelligenza artificiale. È una delle prospettive aperte dal Libro bianco sulla sanità digitale, intitolato ‘Una visione di futuro per la sanità italiana. Innovazione e benessere visti dalle aziende Ict’ e realizzato da Anitec-Assinform, associazione delle imprese Ict aderente a Confindustria. Pubblicato nei giorni scorsi, il documento vuol essere una fotografia accurata della digitalizzazione in atto nella sanità italiana.

L'intelligenza artificiale sarà fondamentale in ambito sanitario
L'intelligenza artificiale sarà fondamentale in ambito sanitario

Il mercato della sanità digitale in Italia

Secondo il White paper, il mercato della sanità digitale in Italia è in espansione da tempo e si prevedono tassi di crescita a doppia cifra (oltre il 10%) anche nei prossimi anni. Certamente la pandemia, da un lato, e il Pnrr, dall’altro, stanno imprimendo una spinta sostanziale agli investimenti in digitale da parte di Asl e strutture ospedaliere, sia pubbliche che private; ma, in generale, la digital transformation in sanità appare come un trend consolidato e irreversibile. Il mercato della sanità digitale in Italia è stimato valere 2.236 miliardi di euro nel 2023, con una crescita dell’11% sull’anno precedente. Al 2026 si stima che il volume di questo mercato supererà la soglia dei 3mila miliardi di euro (3.063 miliardi). La componente largamente maggioritaria del mercato è quella ‘It’ (tecnologie informatiche): tuttavia, se si scompone questa fetta in hardware, software e servizi, si scopre che la spesa per i servizi supera nettamente quella impiegata in hardware e software (1.565 miliardi nel 2023, contro i 529 per software e appena 297 per hardware). Numeri, questi ultimi, che riflettono la necessità del settore di azionare la massima parte di risorse per la gestione e il trattamento di dati personali in sicurezza, con soluzioni flessibili e scalabili.

Approfondisci:

Quanto guadagna una guardia medica? Stipendio, turni e mansioni

Quanto guadagna una guardia medica? Stipendio, turni e mansioni

In quali ambiti si investirà

Il settore vede sempre maggiori investimenti in tecnologie innovative. Solo il Cloud vale più di 200 milioni di euro e le soluzioni di intelligenza artificiale sono sempre più diffuse (oltre +35% tra 2022 e 2023): sebbene sia ancora ferma a un valore di mercato di poco inferiore a 50 milioni di euro, l’intelligenza artificiale è considerata una delle tecnologie dalle applicazioni più promettenti e trasformative in sanità. Decisamente più consolidato e maturo è il mercato IoT, che vale 250 milioni di euro, ma ha un tasso di crescita inferiore rispetto alle tecnologie prima menzionate: le soluzioni IoT sono presenti, oggi, in un vasto numero di applicazioni, a partire dal monitoraggio remoto del paziente fino ai dispositivi ‘wearable’ (indossabili). Occorre menzionare anche i mercati ‘cybersecurity’ e ‘big data’, con tassi di crescita intorno al 20% e volumi tra i 50 milioni circa (cybersicurezza) e i 100 milioni (big data): entrambi rappresentano asset sempre più centrali per la digitalizzazione della sanità.

Approfondisci:

Torino, avatar cardiologa sul palco delle Molinette: “Chiamatemi Susan”. Primo caso al mondo

Torino, avatar cardiologa sul palco delle Molinette: “Chiamatemi Susan”. Primo caso al mondo

Obiettivi della digital transformation

Gli obiettivi che guidano la digitalizzazione della sanità sono ambiziosi: il 72% delle strutture sanitarie inserisce tra le priorità non più differibili l’adozione della telemedicina, mentre l’introduzione o l’estensione delle cartelle cliniche elettroniche (Cce) è un obiettivo per il 60% delle strutture. In questo panorama, l’elemento cruciale è il trattamento più efficiente dei dati personali, con procedimenti di integrazione applicativa e gestione unificata: l’80% delle regioni italiane sta mostrando un impegno verso l’integrazione dei dati e molte sono già in fase avanzata nell’attuazione di data strategies articolate. L’intelligenza artificiale rientra tra gli obiettivi per il 21% del campione, che ne ha inserito l’adozione nei propri piani di modernizzazione del sistema informativo.

I provvedimenti legislativi che intendono facilitare il percorso dell’IA in sanità

Anche il livello decisionale politico sta dando strada alla rivoluzione dell’IA. Tra i tanti provvedimenti legislativi dell’Unione Europea, approvati o in via di approvazione (Pharmaceutical Strategy, Medical Devices Regulation, Position su rischi e impieghi dell’IA), uno molto importante sull’argomento è il regolamento sullo spazio europeo dei dati sanitari (European Health Data Space). Pensato con il duplice scopo di fornire libertà di accesso e gestione dei propri dati sanitari al cittadino e di favorire lo scambio e l’impiego dei dati sanitari per finalità di ricerca e innovazione, il regolamento punta a realizzare anche due infrastrutture tecnologiche per tutta l’Unione, destinate all’uso primario dei dati – MyHealth@EU – da parte dei cittadini e all’uso secondario dei dati – HealthData@EU – da parte degli enti di ricerca. L’obiettivo è non solo garantire una maggiore libertà e trasparenza nell’accesso al patrimonio informativo sanitario ma anche, secondo le stime della Commissione europea, assicurare risparmi fino a 11 miliardi di euro per i prossimi dieci anni, nonché una crescita del 20-30% del mercato della sanità digitale.