Roma, 16 ottobre 2024 – E’ il giorno dopo l’approvazione della manovra 2025 e le polemiche iniziano a esplodere. A cominciare dalla Sanità, a cui sarebbero stati destinati 3,5 miliardi. Ma per il 2025 sarebbero ‘solo’ 900 milioni, sostiene l'opposizione, che accusa il governo di aver 'gonfiato' le cifre.
E i medici sono già sul piede di guerra. “Se dovesse essere confermato che per il 2025 sarebbero destinati alla Sanità solo 880 milioni e i restanti 3 miliardi a valere sul 2026, saremmo di fronte a una scandalosa mistificazione che vanifica tutti i proclami che sono stati fatti fino a oggi”, sono le parole di fuoco di Pierino Di Silverio, segretario del maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l'Anaao Assomed. “Siamo pronti - ha aggiunto - a forti azioni di protesta”.
La premier Meloni, dal canto suo, continua a ribadire: “Non ci sono mai state così tante risorse sulla sanità”. Il fondo sanitario, ha aggiunto, “arriverà a 136,5 miliardi nel 2025 e a 140 miliardi nel 2026”.
Ma l’opposizione non ci sta.
"Anche oggi il governo ci dà una buona dose di propaganda quotidiana: annunciano 3,7 miliardi in più sulla sanità ma la verità è che per il 2025 mettono soltanto 900 milioni che si aggiungono al miliardo già stanziato. Quindi, meno della metà di quello che hanno annunciato", rimarca Schlein.
“E’ un imbroglio”, tuona Conte. “Io credo che questo governo non si rende conto che qui abbiamo bisogno, davanti a una sanità a pezzi, di una cura da cavallo, un piano straordinario. Non possiamo rimanere inchiodati al 6,2/6,3% del Pil", dice il presidente del Movimento 5 stelle. "Siete mai entrati, cari ministri, cara Giorgia Meloni, in un pronto soccorso? Avete visto le prenotazioni di un esame diagnostico per cui servono due o tre anni? Guardate - spiega - che tutti i medici e gli infermieri sono sul piede di guerra e noi con loro. Quattro milioni e mezzo di cittadini italiani rinunciano alle cure, due milioni e mezzo lo fanno per ragioni economiche". "Ministro Schillaci, sei un tecnico, se non ti danno i finanziamenti devi battere i pugni, devi farti valere. E se, nel caso" non li ottenessi, "metti sul tavolo le dimissioni", conclude Conte.