Giovedì 28 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Transizione digitale, un affare per le Pmi

LA SUA NOMINA è stata annunciata poco più di un mese fa. Fabio Leoni è arrivato come amministratore delegato e direttore generale di Golden Group, la principale azienda indipendente italiana nel settore della finanza agevolata, dopo aver guidato AGS Huawei e aver ricoperto il ruolo di presidente e CEO di Vorwerk Italia.

Come vede la situazione del nostro Paese?

"È innegabile che stiamo attraversando una fase molto complessa. In questo contesto di incertezza e instabilità, ritengo che siano almeno tre le sfide che le imprese italiane si troveranno ad affrontare nel prossimo futuro: la riduzione dei margini operativi, causata dall’aumento dei costi energetici e delle materie prime, che andrà a compensare l’aumento del fatturato nominale dovuto all’inflazione. I flussi di cassa mediamente negativi, in relazione alla riduzione dell’Ebitda e alla pressione sul capitale circolante, infine, la richiesta di nuove erogazioni al sistema creditizio, con utilizzato in crescita rispetto all’accordato, a testimonianza di una situazione post-Covid ancora fragile".

Quali sostegni può dare Golden Group alla crescita delle Pmi?

"La nostra azienda segue il cliente passo dopo passo, accompagnandolo fino al raggiungimento dei risultati richiesti. Le competenze acquisite in oltre 20 anni di esperienza nel settore ci hanno portato ad avere una percentuale di successo superiore al 88%, contro il 30,7% della media nazionale [Fonte: Corte dei Conti - Relazione annuale 2022] Prevediamo di superare la soglia dei 300 milioni di euro fatti ottenere ai nostri clienti nel corso dell’anno passato. Un obiettivo ambizioso, ma abbiamo tutte le carte in regola per raggiungerlo".

Quanto è importante il Pnrr e come può Golden Group favorire la "messa a terra" di questi fondi?

"Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha avuto il grande merito di diffondere la consapevolezza imprenditoriale di moltissime aziende del nostro Paese. Consideriamo che dei 191 miliardi (tra finanziamenti a fondo perduto e prestiti) 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi sono prestiti da investire fino al 2026 per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, transizione digitale e sostenibilità, e-Commerce, internazionalizzazione, formazione del personale, startup e nuove imprese". A.Pe.