RISPARMIARE PENSANDO ai figli. L’educazione finanziaria infatti dovrebbe essere insegnata fin da giovani ed esistono molti strumenti, dai conti correnti ai libretti fino alle polizze per insegnare da una parte ai ragazzi il valore dei soldi e dall’altra costruire nel tempo un “tesoretto“. Negli ultimi anni, del resto, tutte le banche hanno ampliato la propria offerta di prodotti dedicati ai minori. Che, ricordano a Facile.it, possono essere intestatari di un conto corrente ma non possono aprirlo in autonomia. È necessario quindi che sia il genitore a farlo per il figlio minorenne, sarà poi lui a tutti gli effetti l’unico intestatario del conto.
Fino a una certa età (che normalmente varia, a seconda degli istituti di credito, tra 8 e 12 anni) si tratta di libretti di risparmio mentre per i minorenni dai 12 ai 17 anni si può aprire un conto vero e proprio. Una scelta indicata, aggiungono a Facile.it, soprattutto se vi è l’esigenza di sfruttare l’operatività connessa a un conto corrente (ad esempio prelievi, ricarica carte prepagate, pagamenti, ect.) iniziando così a educare i giovani a gestire il denaro. Gli istituti di credito hanno messo a punto molti prodotti dedicati agli under 18. In alcuni casi si tratta di conti fondamentalmente uguali alle versioni dedicate agli adulti, mentre in altri si tratta di prodotti specifici con operatività limitata o, anche, con funzionalità ad hoc per questa fascia di clientela, come ad esempio la possibilità di impostare da parte dei genitori limiti di spesa mensile o quella di fissare budget di spesa specifici. I buoni postali dono prodotti finanziari, come spiegano ad Altroconsumo, dedicati ai minori che prevedono versamenti minimi (50 euro e multipli), una tassazione agevolata del 12,5%, l’esenzione dall’imposta di successione e nessun costo per la sottoscrizione e il rimborso.
I buoni postali per minori (www.poste.it) possono essere sottoscritti sia negli uffici sia online. Gli interessi maturano fino al compimento del 18° anno di età con un rendimento fisso crescente nel tempo dal 2,50% fino a un massimo del 4,50% lordo. Per puntare su rendimenti maggiori, ma accrescendo anche il rischio, si può invece optare per i piani di accumulo del capitale, in genere collegati a fondi di investimento con quote di azioni e obbligazioni. Infine, per investire sui figli e sulla loro sicurezza economica si può pensare a una polizza vita. In questo caso i costi di gestione sono più alti e i rendimenti più bassi, trattandosi di un prodotto assicurativo. A.Pe.