Giovedì 2 Gennaio 2025
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Saldi invernali al via, il giro d'affari sfiorerà i 5 miliardi di euro

Sei italiani su 10 approfitterà degli sconti stagionali per acquistare uno o due prodotti

Roma, 3 gennaio 2025 – Ad approfittarne saranno almeno 6 italiani su 10: di questi, il 46% ha già deciso di acquistare almeno un prodotto, mentre un ulteriore 50% si riserva di valutare le offerte prima di comprare. Parliamo dei saldi invernali: iniziati già oggi in Valle d’Aosta, dal 4 gennaio si estenderanno a tutte le altre regioni con la sola eccezione della provincia autonoma di Bolzano.

saldi invernali
Al via in tutta Italia i saldi invernali

Secondo il consueto monitoraggio sui saldi invernali condotto da Ipsos per Confesercenti (da cui sono tratti anche i dati citati in apertura), si spenderanno circa 218 euro a famiglia, con una media più alta nel Centro Italia – quasi 263 euro –, e tra gli over 34 (quasi 239 euro). Sebbene il 20% degli intervistati dichiari di preferire gli sconti del Black Friday, i saldi rimangono l’evento promozionale più apprezzato dagli italiani. A confermarlo, un’indagine dell'osservatorio DoveConviene, secondo cui, per il 75% dei consumatori, i saldi di gennaio rappresentano un appuntamento ricorrente, se non irrinunciabile.

Le previsioni di Confcommercio

Secondo un rapporto dell’ufficio studi Confcommercio, oltre 1 italiano su 2 (52%) sfrutta gli sconti per acquistare prodotti che non potrebbe permettersi, mentre il 30% degli italiani considera i saldi un alleato prezioso per pianificare i propri acquisti e contenere le spese quotidiane. Saranno 16 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping 'scontato': ogni persona spenderà, in media, 138 euro (307 euro a famiglia), per un giro d’affari di 4,9 miliardi di euro. Sono decisamente meno ottimistiche le previsioni delle associazioni dei consumatori, fra cui il Codacons, che ritiene ci sarà una contrazione rispetto al passato, in particolare rispetto al pre-Covid.

‘Il giro d’affari non supererà i 4 miliardi’

Secondo il Codacons, infatti, i saldi invernali 2025 non vedranno affatto un’impennata delle vendite e si manterranno all'insegna dell'incertezza. "Il periodo dei saldi arriva a ridosso del Natale, con i budget delle famiglie già erosi dai rincari delle scorse settimane, come confermano i dati delle partenze – ha dichiarato, in una nota, il presidente Carlo Rienzi –. Gran parte degli acquisti è stata anticipata dalla settimana del Black Friday: rimane poco, spesso niente, da destinare ai saldi. In base alle nostre stime, il giro d'affari dei saldi invernali non supererà i 4 miliardi di euro, in netta diminuzione rispetto ai livelli di spesa pre-pandemia, quando il business dei saldi superava abbondantemente i 5 miliardi di euro”.

Approfondisci:

Quali sono i prodotti più richiesti durante i saldi

Quali sono i prodotti più richiesti durante i saldi

I trend dei saldi 2025

I prodotti moda che si prevede di acquistare maggiormente, in saldo, sono maglioni e felpe (51%). Senza dubbio un effetto dell’arrivo del freddo, dopo il prolungarsi delle alte temperature autunnali, che hanno dissuaso dagli acquisti di capi invernali almeno il 30% dei consumatori. Particolarmente ricercati i maglioni di qualità con decorazioni. Seguono, a breve distanza, le calzature (49% delle segnalazioni), poi gonne e pantaloni al 31%, con un interesse forte per un grande classico, i jeans. Nella lista dei desideri ci sono anche intimo (28%), top, camicie e camicette, 22%, borse, 21%, e capispalla tipicamente invernali come giubbotti, cappotti e piumini (21%). Gli accessori sono al 18%, abiti e completi formali si fermano al 17%.

Occhio alle fregature

Come ogni anno, le associazioni dei consumatori mettono in guardia i consumatori da possibili truffe e pubblicano il decalogo dei consigli per fare acquisti in sicurezza durante i saldi. Tra i suggerimenti più frequenti c’è quello di conservare sempre lo scontrino, perché non è affatto vero che i capi in svendita non si possano cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso e, se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, si ha diritto alla restituzione dei soldi – non a un buono. Inoltre, si hanno a disposizione due mesi di tempo – non 7 o 8 giorni – per denunciare il difetto. Le promozioni devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita deve essere l'avanzo di quella della stagione corrente, non fondi di magazzino. Nei giorni che precedono i saldi, è opportuno andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandosi il prezzo. Si potrà così verificare la reale entità dello sconto praticato. Diffidare, infine, degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non proprio nuova.