
Saldi al via, un affare da 3,5 miliardi. Spenderemo circa 100 euro a testa
Italiani a caccia di sconti. E’ iniziata ieri la stagione dei saldi estivi, che secondo le stime di Confesercenti vedrà circa nove milioni di persone nel primo weekend approfittare delle vendite di fine stagione per acquistare abbigliamento, calzature e accessori a prezzi di occasione, per una spesa media di circa 100 euro a persona. I negozianti si attendono vendite più o meno in linea con lo scorso anno, per un giro d’affari complessivo dell’intero periodo dei saldi che dovrebbe attestarsi sui 3,5 miliardi di euro, di cui quasi un miliardo nel primo weekend. Secondo Confesercenti, per i negozi molto conterà anche la variabile meteo: il clima incerto di questo inizio estate – che ha alternato momenti di caldo a freddo e piogge in molte località – non ha favorito le vendite, anche se nei prossimi giorni le temperature dovrebbero stabilizzarsi e diventare più estive.
L’evento saldi è ancora tra i più apprezzati dai clienti: il 55% dei consumatori ha intenzione di compiere un acquisto entro la fine delle vendite di fine stagione estive, ad agosto. Numeri che il Codacons segnala in calo rispetto a dieci anni fa, quando gli italiani che approfittarono dei saldi furono il 70%. Ad attendere gli sconti sono soprattutto gli abitanti delle regioni del sud e delle isole (63% di interessati, nelle regioni del nord è il 49%) e i giovani sotto i 34 anni (59%).
Per i saldi, il retail fisico resta in cima alle preferenze: il 69% degli intervistati dichiara che acquisterà anche in un classico negozio multimarca, mentre il 38% si rivolgerà a un’attività commerciale fisica mono-brand. Quote che restano ancora superiori a quelle dell’online: il 36% degli intervistati segnala che acquisterà anche su una piattaforma di e-commerce multimarca, mentre il 18% acquisterà direttamente dal sito del produttore del capo o dell’accessorio di interesse.
Nonostante ciò, la rete dei negozi si sta riducendo: rispetto al 2019, le imprese che vendono abbigliamento, calzature e accessori sono diminuite di 4.591 unità, al ritmo di due negozi spariti al giorno. Un fenomeno preoccupante soprattutto nelle città di grandi dimensioni: negli ultimi cinque anni, nei comuni sopra i 250mila abitanti è scomparso il 10% delle imprese del commercio moda.
Anche in occasione di questi saldi estivi sono le calzature il prodotto più ricercato, indicato dal 61% degli intervistati. Seguono, con il 57% delle preferenze, t-shirt e top, in particolare polo e magliette sportive. Al terzo posto nella classifica ci sono pantaloni e gonne (44% delle indicazioni). Nella top ten anche abiti e vestiti (39%), camicie (30%), costumi e moda mare (29%), pigiami (16%) e borse (15%).