Venerdì 26 Luglio 2024

Ryanair: “Decreto dell’Italia sui voli ridicolo e illegale, cancellarlo. Misure sovietiche”. E l’Ue: “Roma chiarisca”

Le parole dell’amministratore delegato della compagnia, Eddie Wilson: “Mai fatto cartello, affermazioni spazzatura”. Sugli algoritmi: “Non ci sono, la gente guarda troppo Netflix”. Il ministero delle imprese: “Richieste di Bruxelles fisiologiche. Libero mercato c’entra poco, c’entra la speculazione”

Roma, 9 agosto 2023 - Dura presa di posizione di Ryanair contro l’Italia. “Ridicolo, illegale, interferisce con le leggi del libero mercato secondo le norme Ue. Deve essere cancellato”, ha detto l'amministratore delegato della compagnia, Eddie Wilson, in una intervista all'Ansa, parlando della parte sul caro voli del decreto del governo che interviene sulle tariffe da e per Sicilia e Sardegna dagli altri aeroporti italiani, sottolineando che “se non verrà cancellato ci sarà un impatto sull'operatività di Ryanair in Italia”.

A Repubblica aggiunge che una cosa del genere è stata provata in "Unione sovietica nel 1917. E la cosa non ha funzionato. Anche alla Scuola di Harry Potter hanno capito che bisogna aumentare l`offerta di un prodotto perché i prezzi diminuiscano".

Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair (Ansa)
Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair (Ansa)

Capitolo algoritmi

Wilson attacca su tutta la linea: "Algoritmo? Mio Dio! Non ci sono algoritmi – dice -. Non sappiamo chi compra i nostri biglietti a 20, 30, 40 euro. Non facciamo profilli dei nostri clienti. Come potremmo? Penso che queste persone che dicono queste cosa hanno guardato troppo Netflix, non vivono nel mondo reale. Noi iniziamo offrendo i prezzi più bassi e poi andiamo su progressivamente”. Il dirigente continua: “Non possiamo convincere la gente a volare con noi se non vogliono, solo il prezzo li può convincere ed è per questo che abbiamo tanto successo. Da anni offriamo i prezzi più bassi”.

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Capitolo “cartelli”

E ancora: “Non siamo parte di un cartello, non mi lascio insultare. Ryanair ha raggiunto oltre 185 milioni di passeggeri perché abbiamo abbassato i prezzi e diamo valore, non abbiamo bisogno di parlare con compagnie incompetenti. Non ho mai parlato con nessuno, mai parlato con qualcuno in Ita”. Wilson sottolinea che chi dice che Ryanair ha fatto cartello sui voli per Sicilia e Sardegna, come per esempio il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, “dice spazzatura, nient'altro che spazzatura”.

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Ue: l’Italia chiarisca

Nel tardo pomeriggio arriva il messaggio da Bruxelles: “La Commissione europea ha contattato le autorità italiane e attende di ricevere informazioni più dettagliate sul contenuto preciso” della stretta sul caro voli contenuta nel decreto, dice all'Ansa un portavoce dell'esecutivo Ue.

Bruxelles, spiega il portavoce, "sostiene misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili in linea con le norme del mercato interno Ue” e “la libera fissazione dei prezzi è di solito la miglior garanzia di prezzi accessibili nel mercato del trasporto aereo” europeo.

"Solo in casi specifici - evidenzia - l'Ue consente obblighi di servizio pubblico con regolamentazione dei prezzi”.

Un aereo Ryanair (foto Imagoeconomica)
Un aereo Ryanair (foto Imagoeconomica)

La reazione del ministero delle imprese

“Il fatto che la Commissione Europea chieda, in base a quanto riportato da un portavoce della Commissione stessa, notizie sulle misure adottate contro il caro-voli è del tutto fisiologico e rientra nelle normali interlocuzione tecniche fra gli uffici”, dicono fonti del ministero delle Imprese e del Made in Italy.

"Stupiscono poi - continua il ministero - le dichiarazioni dell'ad di Ryanair, Eddie Wilson, circa l'inesistenza di meccanismi di profilazione. Sull'uso della profilazione nella vendita dei biglietti aerei sono disponibili ampie evidenze riportate da prestigiose riviste internazionali e l'America, e dunque 'non lo Stato sovietico’, indaga il fenomeno già da molti anni”. E ancora: “Rimaniamo disponibili ad un confronto sereno e costruttivo per raggiungere soluzioni equilibrate per passeggeri e compagnie, tenendo però sempre al centro della nostra azione i diritti degli utenti, in particolar modo quelli di tutte le aree meno soggette alla concorrenza perché non raggiungibili con altre forme di trasporto”.

"Il libero mercato in questa vicenda" del caro voli – dicono le fonti – c'entra "poco o nulla" mentre "sembra entrarci molto la speculazione causata dalla scarsa concorrenza e il mancato contrasto ai comportamenti distorsivi della normale dinamica domanda-offerta".