Roma, 13 dicembre 2024 – Oltre 31 miliardi di euro di evasione fiscale recuperati dall’Agenzia delle Entrate nel 2023. Una cifra record sugli ultimi dati ufficiali accertati per la lotta a chi non paga i tributi.
I risultati dell'Agenzia delle Entrate sono infatti andati crescendo negli ultimi anni – al netto dell'interruzione dell’attività di riscossione legata all'emergenza Covid in parte del 2020 e 2021 – arrivando nel 2023 ad un nuovo record di recupero dell'evasione fiscale.
Complessivamente, anche guardando alla riscossione, gli incassi sono saliti ai 31 miliardi rivendicati da Ernesto Maria Ruffini nell'intervista al Corriere della Sera in cui annuncia la rinuncia all'incarico di direttore dell'Agenzia.
Secondo gli ultimi dati ufficiali resi noti a febbraio scorso, le somme confluite nelle casse dello Stato nel 2023 grazie alla complessiva attività svolta dall'Agenzia delle Entrate e dall'Agenzia delle entrate-Riscossione ammontano a 24,7 miliardi di euro: 4,5 miliardi in più rispetto al 2022, pari ad un aumento del 22%.
Nel dettaglio, 19,6 miliardi derivano dalle ordinarie attività di controllo svolte dal Fisco e 5,1 miliardi da misure straordinarie, come "rottamazione" delle cartelle, definizione delle liti pendenti e pace fiscale. Se ai 24,7 miliardi si aggiungono poi anche ulteriori 6,7 miliardi che derivano dall'attività che l'Agenzia delle entrate-Riscossione svolge per conto di altri enti (tra cui Inps, Inail, Ministeri, Prefetture e Comuni), si arriva agli oltre 31 miliardi citati da Ruffini.
In crescita anche le somme versate spontaneamente dai cittadini: il gettito relativo ai principali tributi gestiti dall'Agenzia delle Entrate ha superato i 536 miliardi di euro, con un incremento di oltre 26 miliardi rispetto all'anno precedente.
Ruffini è stato nominato per la prima volta a capo dell'Agenzia delle Entrate nel 2017 dall'allora ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sotto il governo di Paolo Gentiloni.