Martedì 11 Febbraio 2025
CLAUDIA MARIN
Economia

Rottamazione quater e concordato. In stallo la partita doppia del Fisco

Si arena il decreto Milleproroghe e la possibilità di pagare in 120 rate per 10 anni, senza sanzioni e interessi

Si arena il decreto Milleproroghe e la possibilità di pagare in 120 rate per 10 anni, senza sanzioni e interessi

Si arena il decreto Milleproroghe e la possibilità di pagare in 120 rate per 10 anni, senza sanzioni e interessi

Rottamazione-quater e concordato preventivo biennale: il decreto Milleproroghe riapre la doppia partita sui due fronti. Ma subito l’operazione si arena, perché le opposizioni salgono chiedono il ritiro delle modifiche. La soluzione è rinviata. A oggi, quando si riunirà di nuovo la commissione. E così i contribuenti che sono decaduti dalla possibilità di chiudere le pendenze con l’Erario attraverso la rottamazione delle cartelle dovranno attendere per sapere se potranno essere riammessi alla definizione agevolata di quanto dovuto. Mentre, per raggiungere l’accordo con il Fisco su quanto pagare, si potrà arrivare anche al 30 settembre dalla precedente scadenza del 31 luglio.

Il cantiere tributario, dunque, è ancora aperto. La nuova rottamazione è chiesta dalla Lega ma nella maggioranza c’è fibrillazione. Al Ministero dell’Economia ci stanno lavorando il ministro Giancarlo Giorgetti e la Ragioneria: lo scopo è trovare il metodo per andare incontro a chi non ha potuto pagare per necessità e non per scelta. La Lega intensifica il pressing, convocando un nuovo consiglio federale con al primo punto dell’ordine del giorno la sanatoria delle cartelle e la pace fiscale, definita da Matteo Salvini una "emergenza nazionale". Il leader del Carroccio alza la posta anche con gli alleati, che non si dicono contrari alla rottamazione, ma puntano su altre priorità. Domani – quando il vicempremier sarà tornato a Roma dopo il viaggio in Israele – è previsto il consiglio federale, cui parteciperà come sempre anche il titolare del Mef Giorgetti. La discussione inizierà dalla rottamazione, su cui la Lega ha presentato una proposta di legge in Parlamento che prevede 120 rate tutte uguali in 10 anni, senza sanzioni e interessi.

Il nodo restano le coperture, ma dal Mef arrivano segnali di apertura. Così ieri il vice ministro Maurizio Leo (FdI): "Vorrei sgombrare il campo da un equivoco: sono d’accordo su una nuova rottamazione. Sono interventi da fare alla luce delle osservazioni della Ragioneria, poi ci sarà una sintesi politica". Favorevole anche Forza Italia, che pure è al lavoro da tempo per una nuova rottamazione: ma per gli azzurri resta "prioritaria – ricorda Maurizio Gasparri – anche la riduzione dell’Irpef" al ceto medio. Certo è che, in attesa del nuovo strumento, al Senato si lavora per la riapertura del vecchio canale. Ma si dovrà vedere come andrà a finire perché le opposizioni non ci stanno. La proposta prevede che chi, non avendo pagato una rata, è decaduto dal beneficio potrà essere riammesso presentando "entro il 30 aprile 2025" una nuova dichiarazione di adesione.