Giovedì 21 Novembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Rivalutazione pensioni 2024, le novità dell’ultima bozza. Aumenti per chi prende tra 4 e 5 volte il minimo: la tabella

L’adeguamento all’inflazione tra conferme e smentite. Taglio ancora più consistente per gli assegni oltre 10 volte il minimo

Roma, 24 ottobre 2023– La versione più aggiornata della legge di Bilancio approvata dal governo una settimana fa fissa al 90 per cento invece che all’85, come è stato per questo anno, la rivalutazione all’inflazione per il 2024 delle pensioni tra 4 e 5 volte il minimo Inps.

Resta fermo al 100 per cento l’adeguamento per gli assegni fino a 4 volte il minimo, circa 2000 euro mensili, mentre scende al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest'anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese.

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La nuova indicizzazione sale quindi dall'85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Se questa è la scaletta, entro il 20 novembre sarà fissata con decreto del Ministro dell’Economia la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni. Successivamente, gli assegni andranno adeguati al nuovo indice. Secondo le prime ipotesi, nel 2024 la rivalutazione potrebbe attestarsi al massimo sul 5,5% – 6%, più sul primo dato che sul secondo, anche per recuperare risorse che potrebbero essere utilizzate per far lievitare le pensioni minime. Ma il risparmio di spesa più consistente è arrivato dalla conferma nella legge di Bilancio dei tagli (agli aumenti, s’intende) praticati nel 2023 alle prestazioni più elevate. Per il 2023 (e sarà uguale nel 2024) dal sistema degli scaglioni si è tornati al metodo delle fasce, che risulta più penalizzante sull’importo dell’assegno perché la sforbiciata si applica su tutto l’importo del trattamento.

La tabella con i nuovi adeguamenti

Le 6 fasce attualmente valide sono: 100% sulle pensioni fino a 4 volte il minimo (2.102 euro) 90% sulle pensioni tra 4 e 5 volte il minimo (2.102-2.627 euro) 53% sulle pensioni tra 5 e 6 volte il minimo (2.627-3.152 euro) 47% sulle pensioni tra 6 e 8 volte il minimo (3.152-4.203 euro) 37% sulle pensioni tra 8 e 10 volte il minimo (4.203-5.254 euro) 22% sulle pensioni oltre 10 volte il minimo (sopra 5.254 euro).

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