Venerdì 24 Gennaio 2025
MONICA PIERACCINI
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Economia

Ritardi e disagi dei treni sul nodo di Firenze: tra cantieri e guasti, ecco cosa sta accadendo

Il ministro Matteo Salvini: “Sbloccati 2,7 miliardi sul nodo di Firenze”. Intanto nel fine settimana arriva un nuovo sciopero

Firenze, 21 gennaio 2025 – Troppi ritardi e disagi per chi viaggia in treno sulla linea Firenze-Roma, in particolare nel nodo di Firenze. I problemi sono legati sia a guasti imprevisti sia a cantieri programmati per l’ammodernamento della rete ferroviaria, che però stanno avendo un impatto significativo sulla circolazione.

Una stazione
Una stazione

Mentre il gruppo Ferrovie dello Stato annuncia un esposto per far luce su “circostanze sospette”, Codacons rileva che dal 1° al 14 gennaio 2025, si sono registrati in Italia 104 casi di rallentamenti o sospensioni, 76 dei quali causati da guasti tecnici non legati a eventi esterni come maltempo o incidenti sui binari.

I cantieri: investimenti e disagi

Da un lato, Fs sta portando avanti interventi infrastrutturali necessari per migliorare la rete ferroviaria. L’ammodernamento della linea ad Alta Velocità “Direttissima” tra Firenze e Roma è in corso dal 7 gennaio 2025 e proseguirà fino al 4 marzo 2025. I lavori, che riguardano 20 chilometri tra Capena, Gallese, Settebagni e Roma Tiburtina, prevedono un investimento di 12 milioni di euro e il coinvolgimento di 75 tecnici.

Contestualmente, anche la linea Convenzionale Firenze-Roma è interessata da lavori di manutenzione fino al 7 maggio 2025. Tra Firenze Campo Marte e Firenze Rovezzano, così come tra Arezzo e Castiglion Fiorentino, si stanno rinnovando binari e deviatoi. Le attività di cantiere, condotte principalmente di notte, stanno provocando riduzioni di velocità che interessano treni regionali, Intercity e Alta velocità.

Tra le modifiche alla circolazione:

Regionale, fino al 4 marzo 2025: per i treni in servizio tra Firenze-Arezzo-Chiusi-Roma, Firenze-Foligno, Firenze-Borgo S. Lorenzo (via Vaglia e via Pontassieve), dall’Umbria verso Roma, Viterbo-Orte-Roma, Rieti-Roma sono previste: cancellazioni o limitazioni dei servizi, i tempi di percorrenza avranno un incremento fino a 10 minuti e ci saranno modifiche di orario anche con partenze anticipate o posticipate. Previste alcune ripercussioni anche per i treni delle FL1 linee Orte – Fiumicino Aeroporto, FL2 Roma – Tivoli e FL7 Roma – Formia.

Regionale, fino al 7 maggio 2025: per i treni in servizio tra Firenze-Arezzo-Chiusi-Roma, Firenze-Foligno, Firenze-Borgo S. Lorenzo (via Vaglia e via Pontassieve), i tempi di percorrenza avranno un incremento fino a 10 minuti e ci saranno modifiche e limitazioni di percorso e di orario anche con partenze anticipate o posticipate.

Intercity, fino al 4 marzo 2025: i treni Intercity delle relazioni Milano-Napoli/Salerno/Reggio di Calabria, Prato-Napoli, Roma-Firenze/Prato/Trieste Roma-Ancona/San Benedetto del Tronto/Perugia e i treni Intercity Notte delle relazioni Roma-Trieste/Brennero, Torino-Salerno subiscono modifiche di orario e di fermate.

Frecce, fino al 4 marzo 2025: previste modifiche di orario dei treni.

Le denunce di Fs: "Circostanze sospette"

Oltre ai cantieri, FS segnala una serie di guasti che destano perplessità. “Gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi, il tipo di guasti e la loro frequenza stanno sollevando interrogativi,” si legge in una recente nota. Fs ha presentato un esposto dettagliato alle autorità per indagare su queste “circostanze anomale”.

Le associazioni dei consumatori chiedono risposte

Le associazioni dei consumatori, tra cui Codacons, sono sul piede di guerra e chiedono un confronto con i vertici di Fs, Trenitalia e Rfi, oltre che con il governo. Intanto, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini rivendica gli sforzi per ammodernare la rete ferroviaria: “Sono orgoglioso di aver sbloccato opere ferme da decenni, come l’intervento da 2,7 miliardi per cancellare l’imbuto di Firenze. Questi cantieri, purtroppo, hanno inevitabili ricadute sulla circolazione.” Salvini sottolinea che, a differenza di altri paesi europei, in Italia si punta a minimizzare le interruzioni, preferendo interventi con tempi brevi e garantendo una mobilità alternativa.

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