Venerdì 21 Marzo 2025
STELA MEHMETI
Economia

Ritardi assegno unico marzo 2025: cosa sta succedendo. C’è una nuova data

Per un problema tecnico l’importo viene versato con qualche (ulteriore) giorno di ritardo. Un aggiornamento della piattaforma che non dovrebbe comportare uno slittamento dei versamenti oltre l’inizio della prossima settimana

Assegno unico 2025, foto generica di un bambino che gioca in un parco (Ansa)

Assegno unico 2025, foto generica di un bambino che gioca in un parco (Ansa)

Roma, 21 marzo 2025 – L’assegno unico universale, il sostegno economico destinato alle famiglie con figli a carico, è arrivato ad alcuni, ma non ad altri. L'accredito dell’importo era previsto per il giorno 20 del mese, con uno slittamento di circa cinque giorni rispetto alle tempistiche precedenti. Ora pare che, stando a quanto riferito da fonti Inps, la nuova data sia il 25 marzo, termine entro cui le famiglie assegnatarie riceveranno i pagamenti a seconda del proprio Isee. Il ritardo è motivato dal cambio della piattaforma dei pagamenti, noto come Re.Tes, ovvero Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria, in vigore dal 1° gennaio 2025. Il ritardo, dunque, sarebbe di natura tecnica e rappresenterebbe un problema indipendente dall’Inps. L’aggiornamento della piattaforma dei pagamenti non comporterà uno slittamento delle erogazioni oltre l’inizio della prossima settimana.

Dsu, mporto minimo di 57,5 euro per figlio

Dal 1° gennaio 2025 il pagamento avviene a partire dal 20 del mese, e non più intorno al 15 del mese come in precedenza. Il pagamento della prima rata, invece, avviene nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Erano previsti per il 20 marzo anche eventuali conguagli, sia a credito che a debito, derivanti da ricalcoli sulle prestazioni spettanti. A gennaio 2025 sono state presentate 28.200 le domande; il numero di richiedenti pagati è pari a 5.938.551. Nello stesso mese, l’importo medio mensile per figlio è stato, invece, di 173 euro, mentre è di 273 euro l'importo erogato complessivamente per i figli indicati dal richiedente nella domanda, senza tener conto della modalità di pagamento, che eventualmente consente ai due genitori di ricevere ciascuno la metà dell'importo. Per chi non ha aggiornato la propria Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) entro il 28 febbraio 2025, riceverà l’importo minimo di 57,5 euro per figlio.

Presentazione nuova Dsu entro 30 giugno 2025

Tale ritardo di natura tecnica si aggiunge, però, a ulteriori interventi che potrebbero allungare le tempistiche per l’ottenimento dell’assegno, gravando sulle famiglie. A intralciare il normale ottenimento dell’assegno unico è il ricalcolo dell’Isee.

Il termine ultimo per la nuova Dsu è previsto per il 30 giugno 2025, così da ottenere il ricalcolo delle somme dovute e il pagamento degli eventuali arretrati. Da gennaio a marzo, infatti, molte famiglie che hanno presentato l’Isee verranno richiamate, per via delle novità previste dalla legge bilancio in merito alle modalità con cui viene calcolato l’Isee. Ulteriori interventi dell’applicazione della norma, quindi, porteranno a uno slittamento dell’assegno per diverse famiglie. A dimostrarlo è una ricorsa al Caf, che deve rivedere a sua volta la programmazione.

Inps, bonus nido fino a 3600 euro per bimbi nati dal 2024

Dal punto di vista dell’incidenza politica sull’infanzia, il problema principale resta la disponibilità di risorse complessive assegnate per i servizi che oggi hanno un costo alto, come gli asili nido e la mensa. L’Inps, intanto, fornisce delucidazioni sul bonus asilo nido introdotto a partire dal 2017 e modificato con l'ultima legge di Bilancio. Sale il contributo per la frequentazione di asili nido per i bambini nati dal 2024. Se si ha un Isee minorenni inferiore a 40.000 euro si potrà fare domanda per avere un contributo su base annua fino a 3.600 euro, in aumento rispetto ai 2.500-3.000 euro previsti per i bambini nati prima del 2024 a seconda della soglia Isee.