Sabato 5 Ottobre 2024

I ristoranti italiani in testa in Europa. Quanto vale il giro d’affari

I ristoranti italiani trionfano in Europa e consolidano la cucina Made in Italy nel mondo: il giro d’affari e gli sviluppi futuri

Il giro d'affari dei ristoranti italiani - Crediti: Pexels

Il giro d'affari dei ristoranti italiani - Crediti: Pexels

Roma, 4 luglio 2024 – Il famoso detto “Italia terra di santi, poeti e navigatori” potrebbe essere modificato con l’aggiunta del termine ristoratori, visto che gli ultimi dati pubblicati nel report Foodservice Market Monitor di Deloitte pongono il Bel Paese in testa alla classifica europea dei ristoranti. Il giro d’affari registrato alla fine del 2023 è stato pari a 41 miliardi, con il valore del Foodservice Made in Italy che, a livello globale, vale circa 240 miliardi (nel 2022 era 228 miliardi). La ristorazione italiana vive dunque un momento di grande fermento.  

I dati dei ristoranti italiani

L’Italia è in testa nella classifica europea del Full Service Restaurant 2023, con il proprio giro d’affari che è stato capace di generare ben 41 miliardi di euro, ovvero una crescita quasi a doppia cifra rispetto all’anno precedente (+9,6 per cento su base annua). Nel mondo i dati della cucina italiana si ampliano, con il suo valore che nel 2023 sale a 240 miliardi di euro, il che vuol dire che il 19 per cento del mercato mondiale Full Service Restaurant è occupato dalla ristorazione del Bel Paese. I Paesi del mondo dove si registra la maggiore penetrazione della cucina italiana totale dei FSR sono Stati Uniti, Germania e Brasile, con un percentuale pari rispettivamente al 35, 23 e 23 per cento del totale.

Il mercato Foodservice e le catene in Italia

Dal report di Deloitte emerge che il giro d’affari globale del comparto Foodservice sia arrivato al valore di 2,797 miliardi di euro nel 2023, con la regione del mondo che più pesa sul totale che è l'area Asia-Pacifico (Asia e Oceania) con il 42 per cento del totale. Tra i formati resta centrale il ruolo del Full Service Restaurant che rappresenta ben il 46 per cento del totale.

Molto significativa è anche l’evoluzione delle catene che rappresentano circa un terzo del mercato globale del Foodservice. La loro crescita su base annua è pari al 10 per cento, con il traino maggiore che arriva dalle regioni Asia-Pacifico ed Europa (+14,7 per cento e +12,2 per cento). Questo dato, tuttavia, non sembra interessare molto l’Italia, dove le catene fanno decisamente più fatica a insediarsi. Nel Bel Paese l’incidenza l’incidenza sul totale del mercato della ristorazione rimane piuttosto bassa, circa il 10 per cento contro il 35 per cento globale, anche se va detto che nel 2023 la crescita in Italia è stata più o meno in linea con l’andamento generale. Per arricchire quanto detto si può guardare a qualche dato indicativo: il formato che va di più per le catene è il Quick Service Restaurant (60 per cento del totale su scala globale). In Italia questo formato ha un’incidenza minore rispetto agli altri Paesi, fermandosi al 54 per cento.

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Gli sviluppi del settore della ristorazione

Lo studio di Deloitte fornisce anche una previsione per lo sviluppo futuro del mercato Foodservice. La crescita annuale, tra il 2023 e il 2028, è stimata al 3,8 per cento, con un possibile valore al 2028 di 3,370 miliardi di euro. Il traino maggiore sarà apportato dai Paesi dell’area Asia e Pacifico, mentre l’America del Nord e l’Europa avranno una crescita lievemente inferiore rispetto alla media del mercato. Tra gli astri nascenti della ristorazione potrebbe esserci lo Street Food, la cui stima di crescita annuale è pari al 5,5 per cento.