
Antonio Patuelli, presidente Abi
Le prospettate operazioni di M&A nel settore bancario italiano "non possono essere commentate come se fosse un talk show" ma "richiedono una attenta e complessa analisi dei documenti" che tra l‘altro non sono ancora tutti disponibili: è l’autorevole richiamo del Governatore della Banca d‘Italia, Fabio Panetta, a margine de suo intervento al 31esimo Congresso Assiom Forex a Torino. "I procedimenti autorizzativi coinvolgono la Banca d’Italia sia in autonomia sia in collaborazione con diverse autorità nazionali ed europee – ha aggiunto Panetta –. L’iter si avvia dopo la notifica delle operazioni da parte dei soggetti promotori, che non sono tenuti a informare preventivamente le autorità –- ha sottolineato Panetta – . La Vigilanza verifica la conformità alle normative italiane ed europee, valutando la capacità di ciascuna operazione di dar vita a intermediari solidi, efficienti e capaci di operare secondo principi di sana e prudente gestione al servizio dell’economia reale e senza compromettere la stabilità finanziaria. Nel rispetto di questi criteri, l’esito delle operazioni è affidato alle dinamiche di mercato e alle scelte degli azionisti".
Posizione assolutamente condivisa dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: "Per quello che mi riguarda, viva il mercato regolato e garantito dalle competenti autorità indipendenti", sottolinea Patuelli rilevando che "il Governatore ha detto in maniera molto esplicita che la raccolta e la presentazione dei documenti è in corso di procedura non conclusa. Quindi conoscere per deliberare. In qualsiasi organo la sentenza viene alla fine non in corso all‘opera", aggiunge Patuelli. E precisa che come presidente dell’Associazione delle banche italiane, rappresenta tutti gli istituti di credito, quindi "non posso parteggiare né per l’una nè per l’altra" operazione. Sul rischio che le autorità possano essere tirate per la giacca, Patuelli sottolinea: "non credo ci sia, perché le autorità di vigilanza e di garanzia hanno una base normativa solidissima di indipendenza negli atti innanzitutto fondanti della Banca Centrale Europea".