Lunedì 3 Marzo 2025
FRANCESCA CONTI
Economia

Una riserva strategica in criptovalute per gli Usa: Trump accende il rally del Bitcoin

L’annuncio scatena un rialzo del Bitcoin, che supera i 93.000 dollari. La proposta repubblicana: ordinare al Tesoro di investire 94 miliardi di dollari

Un bancomat di Bitcoin a Los Angeles (Epa/Ansa)

Un bancomat di Bitcoin a Los Angeles (Epa/Ansa)

New York, 3 marzo 2025 – Trump dà una nuova scossa al mercato delle criptovalute. Il presidente degli Stati Uniti ha infatti annunciato la volontà della sua amministrazione di creare una riserva strategica nazionale di criptovalute. L’annuncio, avvenuto sulla piattaforma Truth Social, ha dato nuovo slancio al mercato delle valute digitali portando il prezzo del Bitcoin a superare quota 93.000 dollari. Il valore è ancora lontano dai massimi storici toccati a gennaio, ma il rimbalzo è comunque significativo se si considera che, sempre per effetto di alcune dichiarazioni di Trump e in generale per l’incertezza legata ai dazi, la criptovaluta aveva registrato un forte calo a febbraio.

L’effetto Trump sul mondo delle criptovalute

Il presidente degli Stati Uniti ha comunicato la volontà della sua amministrazione di costituire una riserva nazionale che comprenderà, oltre al Bitcoin, anche Ethereum, Xrp, Sol e Ada. In un commento successivo Trump ha sottolineato il proprio sostegno alle due principali criptovalute, dichiarando: “Amo Bitcoin ed Ethereum. Saranno il cuore di questa riserva”. Le affermazioni del presidente hanno alimentato un’ondata di acquisti, con il Bitcoin che ha recuperato oltre il 20% rispetto ai minimi della scorsa settimana.

Come funzionerebbe la riserva strategica

La maggior parte degli analisti ritiene che quanto scritto da Trump rappresenti qualcosa di straordinario, ma intanto circolano le ipotesi pratiche su come realizzare la riserva strategica delle criptovalute. Una proposta di legge del Senato, sostenuta dai repubblicani, mira a ordinare al Tesoro degli Stati Uniti di acquistare un milione di Bitcoin, per un valore di circa 94 miliardi di dollari in base agli attuali prezzi di mercato. Inoltre questo mese la Casa Bianca ospiterà il primo summit sulle criptovalute e i trader osserveranno con attenzione le indicazioni del gruppo di lavoro del presidente: durante la campagna elettorale, Trump aveva promesso di approvare una serie di norme favorevoli alle criptovalute.

Il tentativo di rafforzare il consenso politico

L’annuncio di Trump si inserisce in una strategia più ampia di consolidamento del proprio consenso politico. L’ex presidente ha spesso utilizzato l’andamento volatile delle criptovalute come un indicatore del proprio sostegno pubblico. Già durante la campagna elettorale aveva promesso la creazione di una riserva nazionale di Bitcoin, includendo anche asset sequestrati dal governo in operazioni di contrasto al crimine finanziario. E' la prima volta, tuttavia, in cui il presidente apre all’idea di detenere anche altre criptovalute meno consolidate. L’andamento del Bitcoin e delle altre criptovalute resta fortemente legato alle dichiarazioni e alle scelte politiche dell’amministrazione statunitense. Mentre il mercato accoglie con favore la prospettiva di un maggiore riconoscimento istituzionale, le tensioni economiche e le politiche protezionistiche potrebbero continuare a generare oscillazioni significative.

Il rimbalzo dopo un periodo difficile

Nonostante il rimbalzo, il Bitcoin ha vissuto un mese di febbraio particolarmente negativo. A pesare sulla criptovaluta è stata la politica economica della stessa amministrazione Trump, in particolare l’annuncio di nuovi dazi, che ha provocato un crollo del 18% nel mese appena concluso. Il dato rappresenta la peggior performance mensile dal giugno del 2022 e un calo complessivo del 28% rispetto al massimo storico di 109.241 dollari toccato il 20 gennaio.