Roma, 20 aprile 2024 – Ponti del 25 Aprile e 1° Maggio salatissimi, con rincari un po’ dappertutto. Dai voli alla benzina. Dagli alberghi ai ristoranti. Muoversi per una gita fuori porta quest’anno non sarà per tutte le tasche. I ponti di primavera, stima Assoutenti, costeranno alle famiglie circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno a causa dei forti aumenti dei prezzi e delle tariffe in tutto il comparto turistico, dei trasporti e dei servizi accessori, con un aggravio di spesa di complessivi 780 milioni di euro. Assoutenti fornisce le stime sulle spese che attendono gli italiani in vista delle ricorrenze del 25 Aprile e 1 Maggio e le notizie non sono affatto buone. L’effetto dei rincari ha provocato, infatti, un lieve rallentamento del mercato, in controtendenza con gli altri dati nazionali: le richieste per i ponti primaverili rilevano un calo del -2,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La mappa dei rincari
Ma ecco nel dettaglio quali sono i rincari. Quasi proibitivo spostarsi in aereo: i voli nazionali aumentando del 19,1% rispetto al 2023, quelli europei del 16,5%, +7,3% i voli internazionali. Non andrà meglio a chi sceglie il treno: i biglietti rincarano dell'8%, mentre autobus e pullman salgono del 4%. Chi si sposterà in auto dovrà fare i conti con gli ultimi rialzi dei carburanti: i prezzi alla pompa di benzina e gasolio continuano a salire senza sosta, al punto che la verde è aumentata del +8,3% da inizio anno, con un pieno che costa circa 7,5 euro in più.
Non va meglio sul fronte soggiorno. I pacchetti vacanza, ad esempio, hanno registrato nell'ultimo mese un aumento del +8,2% su base annua, ma sensibili rincari riguardano anche gli alberghi che hanno ritoccato le tariffe del +6,9% e gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) che segnano un +8,4% su anno. Ma a rincarare sono anche tutti i servizi accessori, dai ristoranti che costano il 3,8% in più rispetto allo scorso anno ai parchi divertimento (+4%), passando per musei e monumenti (+3,7%).
“Attenzione!!! – mette in guardia il presidente di Assoviaggi, Gianni Rebecchi –. In questa fase di mercato, non possiamo più assistere ad ulteriori aumenti dei costi sui servizi turistici perché potrebbero seriamente inibire la crescita”.