Roma, 24 ottobre 2023 – Cambia dal prossimo anno il calendario delle scadenze fiscali mentre la dichiarazione precompilata diventa più semplice. Il governo ha approvato in Consiglio dei ministri due nuovi decreti legislativi in attuazione della
riforma fiscale, che si sommano ai due che intervengono sulla riforma dell'Irpef e la fiscalità internazionale varati la scorsa settimana a complemento della legge di bilancio.
Proporzionalità delle sanzioni
Alle misure di contrasto dell’elusione ed evasione fiscale e alle sanzioni tributarie si applicherà il principio di proporzionalità: «Il procedimento tributario bilancia la protezione dell’interesse erariale con la tutela dei diritti fondamentali del contribuente, nel rispetto del principio di proporzionalità. “L’azione amministrativa deve essere necessaria per l’attuazione del tributo, non eccedente rispetto ai fini perseguiti e non limitare i diritti dei contribuenti oltre quanto strettamente necessario”.
Visto di conformità, soglia a 70mila euro
Sale la soglia di esonero per il visto di conformità, lo strumento che garantisce la corretta applicazione delle norme fiscali. Secondo quanto previsto dal decreto legislativo che modifica gli adempimenti fiscali, l’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti sarà necessaria per un importo non superiore a 70mila euro annui (invece di 50mila) relativamente all’imposta sul valore aggiunto e per un importo sotto i 50mila euro (invece di 20mila) relativamente alle imposte dirette e all’imposta regionale sulle attività produttive.
La tregua fiscale ad agosto e dicembre
Nel periodo delle vacanze estive e di quelle di fine anno scatta una sorta
di «tregua fiscale» per i contribuenti. "Salvo casi di indifferibilità e urgenza”, è la disposizione del decreto, dal primo al 31 agosto e dal primo al 31 dicembre è infatti sospeso l’invio degli atti dell’Agenzia delle Entrate, in particolare le comunicazioni degli esiti dei controlli automatizzati e di quelli formali, e le comunicazioni degli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata.
La dichiarazione diventa più semplice
Semplificazione della dichiarazione dei redditi per i lavoratori dipendenti e pensionati: dal primo gennaio l’Agenzia delle Entrate rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate. Nel 2024 la precompilata sarà disponibile anche per i contribuenti titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e pensione, incluse le partite Iva. Sale da 25 a 100 euro la soglia dei versamenti minimi dell’Iva e delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo.
Riorganizzati gli indici di affidabilità
È prevista anche la riorganizzazione e razionalizzazione dei cosiddetti Isa, gli indici sintetici di affidabilità fiscali. Si procederà a una razionalizzazione degli indici «per rappresentare adeguatamente la realtà dei comparti economici cui si riferiscono e cogliere le evoluzioni della classificazione delle attività economiche Ateco».
A partire dal 2024, inoltre, salta l’obbligo alla Certificazione Unica per i soggetti forfettari
e ai soggetti in regime fiscale di vantaggio.
Inseriti più dati nel cassetto fiscale
Si rafforzano i contenuti conoscitivi del cassetto fiscale. In base a una bozza, l’Agenzia
delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti, all’interno di apposita area riservata, servizi digitali per la consultazione e l’acquisizione di tutti gli atti e le comunicazioni gestiti dall’Agenzia delle Entrate che li riguardano, compresi quelli riguardanti i ruoli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’Agenzia delle Entrate stessa.
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