Roma, 8 novembre 2024 – Tanti passi avanti sono stati fatti in Italia nella raccolta differenziata dei rifiuti, ma tanti altri ancora devono essere fatti per staccarsi dall’ultimo posto europeo, nel corretto trattamento dei rifiuti speciali. Sono ancora lontani gli standard di efficienza dei Paesi del Nord Europa, soprattutto nel recupero delle batterie e delle materie prime critiche.
I dati dello studio di Cdcnpa e dss+
Il nostro Paese è indietro rispetto alla media europea per la raccolta dei Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) anche per il 2024. I dati parlano di meno del 35% di raccolta, con appena il 17,4% dei rifiuti elettronici complessivi effettivamente trattati, mentre l'obiettivo europeo di raccolta è fissato al 65% dei Raee prodotti. In Italia, anche la gestione delle batterie contenute all’interno dei Raee è piuttosto deludente. Lo evidenzia lo studio “La raccolta delle batterie portatili contenute nei Raee: Benchmarking e best practices”, commissionato dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e accumulatori (Cdcnpa) e realizzato dalla società di consulenza dss+. In Italia - secondo i dati Cdcnpa - a fronte di una raccolta nel 2023 di 76.000 tonnellate di prodotti R4 (piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione), sono state solo 400 le tonnellate conferite al sistema (pari al 4% del totale delle batterie portatili conferite nell’anno, risultando il valore più basso tra i Paesi considerati).
Le novità introdotte dal Governo
Per il Cdcnpa, è necessaria una maggiore collaborazione fra consorzi, centri di raccolta e impianti di trattamento, per fare sistema e raggiungere i target nel 2030. Intanto il Governo ha approvato degli emendamenti relativi ai Raee, contenuti nella conversione in legge del decreto del settembre 2024, n.131, cosiddetto "Salva Infrazioni". Introdotto l’obbligo di finanziare programmi di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini su quanto sia importante raccogliere e separare i Raee, e su quali siano i benefici sia ambientali che economici, derivanti dal corretto riciclo. Ogni anno almeno il 3% totale dei ricavi dell’esercizio precedente dovrà essere destinato a questo tipo di comunicazioni. E’ stato inoltre eliminato l’obbligo di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, con lo scopo di snellire le procedure e raggiungere gli obiettivi di raccolta indicati dall’Unione Europea. Un'altra misura introdotta dalla nuova norma è la semplificazione degli adempimenti a carico dei negozianti per l’effettuazione dei servizi di ritiro "Uno contro Uno" e "Uno contro Zero". La norma prevede che i negozi con una superficie di almeno 400 metri quadri ritirino gratuitamente i rifiuti elettronici fino a 25 centimetri, senza alcun obbligo di acquisto.