Lunedì 23 Dicembre 2024
ELENA COMELLI
Economia

La rete ultraveloce viaggia in treno. Il gruppo Fs spinge fibra e 5G

Firmato il protocollo d’intesa, dal governo 550 milioni. Ferraris: grazie a noi un servizio ad aree poco coperte

Luigi Ferraris, ad di Ferrovie

Milano, 23 maggio 2023 – Le telecomunicazioni ultraveloci corrono sui binari. È stata firmata ieri l’intesa tra governo e Ferrovie per accelerare la diffusione della fibra ottica e del 5G nel Paese, sfruttando la capillarità dell’infrastruttura ferroviaria, che si estende su oltre 16.000 chilometri di linee. Nel protocollo, firmato dai ministri Matteo Salvini e Adolfo Urso, dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti e dall’ad di Ferrovie Luigi Ferraris, il governo s’impegna a cofinanziare per un massimo di 550 milioni di euro, nell’ambito del Pnrr, la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica e in 5G, in primis lungo le tratte ad alta velocità.

Lo scopo è, come sempre nelle azioni di questo governo, mantenere le reti di telecomunicazioni saldamente in mano pubblica. "Con questo Protocollo rafforziamo i processi di digitalizzazione, anche lungo le reti ferroviarie, con l’obiettivo di favorire la diffusione di connettività ad alte prestazioni su tutto il territorio nazionale e nelle zone più periferiche", ha detto Butti. Per Salvini l’accordo serve per "superare il digital divide", infatti "è un importante passo avanti nella digitalizzazione del Paese e rappresenta un volano per l’economia, lo sviluppo, i collegamenti".

Con la rete capillare di Fs "potenzieremo in modo significativo la copertura sia in fibra ottica che in 5G nelle aree meno connesse, rendendo così sempre più competitive tutte le zone del nostro Paese", ha aggiunto Urso. "Molto soddisfatto" si dice Ferraris. "Questo accordo vede il nostro progetto Gigabit Rail & Road entrare a far parte del più ampio disegno nazionale di trasformazione digitale promosso dal governo", spiega l’ad di Ferrovie, sottolineando che "la capillarità della nostra rete ci permetterà di portare la fibra ottica in aree oggi poco o per niente coperte".

Più nel dettaglio, gli obiettivi dell’accordo triennale sono tre. E cioè "sfruttare" la capillarità della rete ferroviaria per posare un cavo a fibre ottiche a uso pubblico, che possa favorire lo sviluppo di reti di comunicazione di nuova generazione, fisse e mobili, a beneficio dell’intero sistema Paese.

Poi “diffondere2 reti mobili di nuova generazione lungo le principali linee di comunicazione nazionali e corridoi transeuropei, realizzando un’infrastruttura radiomobile multi-operatore 5G di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità, in grado di assicurare copertura con continuità, anche nelle tratte in galleria, con servizi 5G, per migliorare logistica, sicurezza e servizi ai passeggeri. Infine, "contribuire" alla realizzazione delle piattaforme digitali necessarie al monitoraggio predittivo delle infrastrutture critiche del Paese, dalla sensoristica ai data-center necessari alla gestione di flussi di dati.