Domenica 12 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Rete Tim, ultima battaglia in cda sulla vendita

Il Cda di Tim è chiamato oggi a prendere una decisione epocale sulla vendita della rete a Kkr per 23 miliardi. Vivendi è ostile e propone un piano alternativo. La Consob e il Ministero dell'Economia sono alla finestra.

Rete Tim, ultima battaglia in cda sulla vendita

Scatta l’ora X per la vendita della rete Tim al fondo Kkr. La decisione dovrebbe arrivare oggi, dopo due giorni di riunioni serrate del cda, una guerra combattuta a colpi di dossier legali e pareri giuridici. L’ad di Tim, Pietro Labriola, vuole stringere i tempi e dare il via libera a un’operazione epocale che, fra quota cash e debiti che passerebbero all’acquirente della rete, vale circa 23 miliardi. Fuori dal perimetro, per ora, Sparkle. Spingono, invece, sul pedale del freno i francesi di Vivendi, che controllano il 23,7% della società e che sono da sempre ostili alla vendita della rete. Tanto da non rifiutare un appuntamento con la cordata alternativa, guidata da fondo Merlyn, che propone un piano di risanamento che contempla la vendita di Tim Brasile ma evita lo scorporo. Una strategia che vede coinvolta anche RN Capital, fondata da Stefano Siragusa, il top manager uscito da Tim nel dicembre 2022 e che, nel caso la proposta avesse successo, tornerebbe nell’azienda proprio al posto dell’attuale ad.

Per ora la Consob, resta alla finestra. Così come il ministero dell’Economia, che dovrebbe entrare nell’operazione Kkr mettendo sul tavolo circa 2,5 miliardi. Due, in particolare, i nodi che anche ieri sono stati oggetto di un lungo confronto fra i i giuristi consultati da Tim. In primo luogo, gli aspetti finanziari dell’operazione, con la valutazione del debito e della Sparkle.

Ma il vero problema riguarda soprattutto i poteri del cda. Per Labriola la decisione di vendere è tutta nelle mani del board di Tim e non ha bisogno di nessun altro passaggio. Di tutt’altro avviso gli esponenti di Vivendi che minacciano una battaglia legale in presenza di un blitz del cda. Infatti, per il socio francese, che si dice supportato da pareri legali, la decisione delle vandita va presentata preventivamente a un "comitato parti correlate" e poi sottoposto a un’assemblea straordinaria. Oggi, in un modo o in altro, la questione sarà nelle mani dei consiglieri, che dovranno votare a favore o contro la proposta vincolante di Kkr, che in ogni caso è valida fino all’8 novembre. Ieri hanno ricevuto un "tool kit" con tutte le informazioni relative all’operazione. Si sono fatti sentire, infine, i manager del gruppo che invitano a rompere gli indugi e a prendere finalmente una decisione definitiva.

Antonio Troise