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Le sette regola d'oro per chi si mette in proprio
Roma, 12 febbraio 2025 – Sono sempre di più i professionisti che decidono di svolgere la propria attività in maniera autonoma, come freelance. Ciò riguarda non solo i consulenti, ma anche tanti lavoratori che preferiscono gestire i propri orari, la propria attività, senza orari prestabiliti, turni ferie, limiti derivanti da un contratto dipendente, ma anche senza le garanzie che derivano dalle suddette posizioni lavorative. Per tutti coloro i quali si mettono in proprio o lavorano come freelance, la piattaforma digitale Fidcommercialista ha approntato un vademecum in 7 punti, col quale dare alcuni consigli e indicazioni.
Il pensiero di Nicola e Filippo Primieri
"Approcciarsi alla carriera da freelance con una visione chiara e pianificata può fare la differenza. Non si tratta solo di saper vendere le proprie competenze – affermano Nicola e Filippo Primieri, founder di Fidocommercialista – ma anche di sviluppare una mentalità imprenditoriale, imparando a prevedere e gestire i costi con consapevolezza. Aprire una partita Iva non è un salto nel buio, ma un passo verso l’indipendenza. Con il giusto supporto, ogni giovane professionista può trasformare le sfide della burocrazia in opportunità di crescita. Ad esempio – proseguono i Primieri – il regime forfettario rende l’avvio di un’attività più accessibile e permette di focalizzarsi sullo sviluppo del proprio business, ma è essenziale conoscerne vantaggi e limiti per evitare sorprese”.
Il regime forfettario
A tal proposito, secondo i dati dell'Osservatorio sulle partite Iva del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel 2023 circa il 69% delle nuove aperture da parte di persone fisiche ha riguardato il regime forfettario. Questo modello fiscale è pensato per chi avvia un’attività con ricavi contenuti, offrendo agevolazioni come un’aliquota fiscale ridotta al 15% (5% per i primi 5 anni), l’esenzione da Iva e bassi costi di gestione. Un elemento chiave per il successo dei freelance è sapere quanto guadagnare per coprire le spese e costruire un margine di crescita. Per un professionista in regime forfettario con un reddito di 30.000 euro l’anno, ad esempio, il reddito netto si attesta intorno ai 20.000 euro, considerando tasse, contributi e costi operativi. Per calcolare le tariffe corrette, occorre tenere a mente sia il reddito netto desiderato, definendo obiettivi finanziari chiari, sia indicare ore fatturabili realistiche. Considerare il tempo dedicato alla ricerca di clienti o alle attività amministrative è fondamentale. Poi vanno gestiti al meglio i costi, valutando tutte le spese operative, dai contributi previdenziali agli strumenti di lavoro.
Le 7 dritte per i freelance
Ecco le 7 dritte per diventare freelance, migliorare le proprie finanze con consapevolezza e garantirsi un futuro professionale solido e sostenibile:
- Valutazione della situazione finanziaria: tenere un registro dettagliato di tutte le entrate e uscite, inclusi compensi ricevuti e spese aziendali, per identificare schemi e aree di miglioramento;
- Pianificazione e budgeting: creare un budget che includa spese essenziali, risparmi e investimenti, garantendo flessibilità e aggiornamenti regolari e stabilire obiettivi di guadagno realistici in base all’esperienza e alla domanda del mercato;
- Gestione delle tasse e contributi: accantonare una percentuale delle entrate, generalmente tra il 20% e il 30%, per coprire le tasse ed evitare imprevisti;
- Creazione di un fondo di emergenza: costituire un fondo di emergenza per coprire almeno 3-6 mesi di spese, utile nei periodi di inattività o in caso di imprevisti;
- Investimenti e pianificazione futura: destinare una parte del reddito a investimenti a lungo termine per garantire sicurezza finanziaria e reinvestire nel business per migliorare competenze e ampliare opportunità professionali;
- Networking e collaborazioni: espandere la rete professionale per aumentare le opportunità lavorative e ridurre la dipendenza da un unico cliente o progetto;
- Utilizzo di strumenti tecnologici: l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati, è fondamentale per semplificare la gestione aziendale e migliorare l'efficienza operativa.