Venerdì 14 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Reddito di inclusione, dal 1° gennaio aiuto per 660mila famiglie

Via libera dal Consiglio dei ministri alla misura di contrasto alla povertà. L'importo andrà da un minimo di 190 euro a un massimo di 485 euro. Come funziona, chi può chiederlo, i tempi

Aumentano le persone e le famiglie in stato di povertà

Roma, 29 agosto 2017 - Approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo che introduce il reddito di inclusione (Rei) a partire dal 1° gennaio 2018. La misura di contrasto alla povertà, che sostituisce il sostegno all'inclusione attiva (Sia), si dovrebbe rivolgere a una platea di 660mila famiglie, di cui 580mila con figli minori. L'importo andrà da un minimo di 190 euro a un massimo di 485 euro, pari cioè all'assegno sociale per gli over 65 senza reddito. L'importo dipenderà dal numero dei componenti della famiglia e dalla situazione familiare e reddituale.

Soddisfazione è stata espressa su Twitter dal premier Paolo Gentiloni.

I TEMPI E CHI PUO' USUFRUIRNE - Dal 1° dicembre si potranno presentare le domande per l'accesso al Rei. Il Reddito d'Inclusione, che in fase di prima attuazione potrà contare su circa 2 miliardi di euro comprensivi dei fondi per l'inclusione sociale, sarà rivolto ai nuclei familiari con figli minori o disabili, donne in stato di gravidanza o persone ultra cinquantacinquenni in condizione di disoccupazione. Esso verrà poi progressivamente allargato, grazie a un incremento delle risorse, fino a comprendere tutta la platea delle persone in condizione di poverta' assoluta. Ecco in sintesi cosa prevede il provvedimento.  

CHE COS'E' - Il Reddito di inclusione (Rei) è la prima misura unica nazionale di contrasto alla povertà a vocazione universale. Prevede un beneficio economico, cui sarà possibile accedere da gennaio 2018, erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e avorativa volto al superamento della condizione di povertà. 

A CHI SI RIVOLGE - Nella prima fase, il Rei sarà destinato a 660mila famiglie, di cui 580mila con figli minori. Si tratta delle fasce di popolazione individuate tra le più bisognose, in continuità con il Sia (Sostegno per l'inclusione attiva) e l'Asdi (Assegno di disoccupazione), che il Rei andrà a sostituire in via espansiva. I beneficiari sono inizialmente individuati tra i nuclei familiari con: figli minorenni, figli con disabilità (anche maggiorenni), donna in stato di gravidanza e disoccupati che abbiano compiuto 55 anni.  

BENEFICIO ECONOMICO - Va da un minimo di 187,5 euro a un massimo di 485,4 euro al mese. E' concesso per un periodo massimo di 18 mesi e non potrà essere rinnovato prima di 6 mesi. In caso di rinnovo, la durata è fissata in 12 mesi. In ogni caso, il beneficio per ogni nucleo familiare non potrà essere superiore all'assegno sociale (valore annuo, 5.824 euro, ovvero circa 485 euro al mese). Se i componenti del nucleo familiare ricevono già altri trattamenti assistenziali, il valore mensile del Rei e' ridotto del valore mensile degli stessi trattamenti.