Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Stop ad agosto al reddito di cittadinanza: sms dell’Inps per 169mila famiglie. Montano le proteste a Napoli

Nel Napoletano centinaia di persone hanno chiamato per chiedere chiarimenti. Tensioni in città a provincia. Cgil Campania: “Rischio bomba sociale”

Persone in un ufficio per richiedere il reddito di cittadinanza

Persone in un ufficio per richiedere il reddito di cittadinanza

Roma, 28 luglio 2023 – Stop al reddito di cittadinanza per 169mila famiglie che, secondo quanto si apprende, hanno ricevuto il messaggio sms di sospensione del sussidio a partire dal mese di agosto. Le 169mila famiglie che hanno ricevuto il messaggio rappresentano nuclei all'interno dei quali non sono presenti componenti disabili, minori o over 65, requisiti questi che, secondo la nuova normativa, sono necessari per ricevere il reddito di cittadinanza. L'ultima rata che hanno percepito tali famiglie è dunque quella del 27 luglio. Il messaggio annuncia la sospensione in attesa della presa in carico dei servizi sociali. Sarebbero 88mila le persone che potrebbero essere prese in carico. Tra agosto e settembre circa 80mila nuove famiglie dovrebbero avere il beneficio sospeso poiché scadono i sette mesi di durata.

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Intanto nei primi sei mesi del 2023 le richieste di reddito e pensione di cittadinanza crollano rispetto allo stesso periodo del 2022: sono passate da 899.338 a 486.190 con un calo del 45,94%. Secondo l'Osservatorio Inps sul Reddito e la Pensione di cittadinanza nei primi cinque mesi le domande erano state 432.758. A giugno, salvo revisione dei dati con nuove domande ancora non lavorate, le domande quindi dovrebbero essere poco più di 53mila.

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Reddito di cittadinanza sospeso: proteste a Napoli

A Napoli scattano le proteste di centinaia di persone che hanno ricevuto l'sms sullo stop all'erogazione del reddito di cittadinanza. Secondo i dati forniti da Inps, in provincia di Napoli gli sms sono stati oltre 21.500. La provincia di Napoli è quella con il maggior numero di sospensioni. In campania i messaggi ricevuti sono quasi 37mila.

In mattinata, presso la sede Inps di via De Gasperi a Napoli, due persone hanno avuto un alterco con i vigilantes all'ingresso. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia. Anche a Calvizzano, un comune dell'area a nord di Napoli, sono state numerose le persone che si sono recate negli uffici per chiedere spiegazioni ai funzionari. Proteste anche presso le sedi delle municipalità, a partire da quella di Scampia.

Cgil Campania: “Rischio bomba sociale”

“Come avevamo anticipato, la sospensione del reddito di cittadinanza ai nuclei senza componenti disabili, minori o over 65 avrebbe rappresentato per Napoli e la Campania una prima avvisaglia sulla tenuta sociale – ha detto Nicola Ricci, segretario Cgil di Napoli e Campania -. Oggi tra messaggi telefonici incomprensibili e aggressioni ai dipendenti dell'Inps il clima che si sta creando è preoccupante. Cosa significa l'occupabilità per queste persone? Che con la sospensione del reddito si trova lavoro? Questo è il modello sociale che il governo Meloni mette in campo fatto di propaganda e non soluzioni”.

Secondo Ricci “siamo solo all'inizio di una bomba sociale a cui vanno date risposte e, tra agosto e settembre, sarà anche peggio. Assicurare ai cittadini che saranno presi in carico dai servizi sociali rischia solo di creare ulteriori disagi. Una città come la nostra non è preparata a una riforma basata sulla improvvisazione e lontana dai veri bisogni della gente”.