Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Reddito di cittadinanza, oltre 44mila le domande presentate

Di Maio: "Voglio assumere 6mila navigator'. Niente file a Poste e Caf. La Cei: enorme rischio cittadinanza parassitaria

Suddivisione in ordine alfabetico per il reddito di cittadinanza alle Poste (Ansa)

Suddivisione in ordine alfabetico per il reddito di cittadinanza alle Poste (Ansa)

Roma, 6 marzo 2019 - Reddito di cittadinanza, partiti. Con un bilancio di fine giornata che parla di 44.125​ domande pervenute a Poste italiane resentate,  delle quali 8492 sono state le richieste presentate online attraverso lo Spid e 35.653 quelle presso gli uffici postali. Le prime tre regioni per numero di richieste sono la Campania, la Lombardia e la Sicilia rispettivamente con 5770, 5751, 5328 domande presentate. Il ministero del Lavoro spiega che ancora non è quantificabile il numero delle domande pervenute ai circa 30.000 Caf (centri di assistenza fiscale).

Gongola il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio: "Oggi manteniamo una promessa, lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese e dei temi politici. Da oggi 5 milioni di persone potranno potenzialmente accedere - dice ai microfoni di Rtl - È una rivoluzione. Ci ho lavorato tanto", aggiunge il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. "Voglio assumere 6mila persone a livello centrale come ministero e mandarle in tutte le regioni nei prossimi mesi per sopperire alle carenze dei centri per l'impiego mentre le regioni fanno i concorsi. Poi saranno assorbiti con concorso a livello regionale", conclude. 

E nel tardo pomeriggio diffonde un video su Facebook in cui sottolinea le cifre precisando: "Tutto è avvenuto senza intoppi, senza file e senza caos". E aggiunge: "voglio ringraziare tutti quelli che da oggi hanno iniziato a prestare questo servizio ai cittadini per la loro professionalità".

E se Poste temeva l'assalto agli sportelli (tanto da aver predisposto di procedere secondo un ordine alfabetico), qualche problema si è evidenziato invece sul sito ufficiale che consente di richiedere il sussidio direttamente. Sul portale predisposto dal governo è apparso il link che consente la presentazione delle domande on line per chi è in possesso del codice 'Spid' (cioè l'identità digitale per comunicare con la pubblica amministrazione), ma in un primo tempo risultavano attivi solo quelli da Poste e da Tim Id mentre chi cliccava con lo Spid degli altri sette gestori non poteva accedere visualizzando la scritta 'errore'. La situazione tuttavia è stata risolta dopo un paio d'ore.

NIENTE CODE PER LE RICHIESTE - Anche i Caf hanno potenziato la presenza di personale all'interno delle loro strutture, ma non si registrano particolari affollamenti. In Veneto, fanno sapere i sindacati, non c'è stato "nessun assalto" sia nei capoluoghi di provincia che nelle realtà minori, ma anche a Napoli non si sono registrate le temute code. Buona affluenza, ma senza file, a Genova, mentre in Toscana (dove sono oltre 107mila i potenziali beneficiari) la ressa è avvenuta solo ai centralini. Situazione tranquilla anche a Roma e nel Lazio.

INPS - "Presumiamo" che le risorse per il reddito di cittadinanza "siano più che sufficienti" e arriveranno "prima del 15 aprile", ha dichiarato invece la direttrice generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, in occasione dell'audizione in Commissioni riunite Lavoro e Affari sociali della Camera.

CEI: RISCHIO CITTADINANZA PARASSITARIA - Allarme arriva dalla Cei. "Tra i rischi" del Reddito "vi è quello di attenuare la spinta a cercare lavoro o a convincere a rinunciare a offerte di lavoro che prevedano una retribuzione non distante da quanto previsto dal Reddito", ha affermato l'Ufficio Nazionale per la Pastorale Sociale e del Lavoro della Cei e il Comitato Scientifico delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani in audizione alla Camera. "È enorme - aggiungono - il rischio di aumentare queste forme di cittadinanza non solo passiva ma anche parassitaria nei confronti dello stato".