Roma, 11 marzo 2019 - Sui 'navigator' si cambia. Le persone che dovranno guidare i beneficiari del reddito di cittadinanza verso l'inserimento nel mercato del lavoro non saranno più 6.000 ma 3.000. Dopo un lungo confronto il governo ha avanzato una nuova proposta a cui la Conferenza delle Regioni ha detto sì. L'intesa quindi è stata trovata sull'assunzione con contratto di collaboratore per la metà delle unità previste in origine, che saranno assunti da Anpal Servizi ma forniranno assistenza tecnica ai Centri per l'impiego delle Regioni. Niente afflusso enorme di precari, "ma una contingente ad hoc per supportare il personale che già lavora nei Cpi dal Nord al Sud Italia - ha detto il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore della Liguria Giovanni Toti -. Credo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda: le strutture regionali sono in grado di assorbire di utilizzare al meglio come struttura tecnica un numero intorno ai 3.000 navigator", ha spiegato il governatore ligure. Previsto inoltre un piano nazionale che definirà le modalità attuative del loro utilizzo, lasciando decidere un maniera autonoma le Regioni.
"Stiamo inoltrando a Di Maio un testo su cui c'è l'accordo di tutte le Regioni", ha detto Toti sottolineando che il testo messo a punto "recepisce lo scambio di idee avuto con il ministro nel primo pomeriggio". "È un testo - ha aggiunto - che sarà recepito in un emendamento (al decreto reddito-pensioni)".
In attesa dell'accordo nero su bianco, intanto i tecnici della commissione Bilancio hanno chiesto di chiarire il numero, i costi e l'inquadramento dei tutor. Il ministero del Lavoro, dal canto suo, ha reso noti i numeri delle domande del reddito di cittadinanza pervenute alle Poste dal 6 marzo a oggi: sono 141.109, delle quali 120.036 presso gli uffici postali e 21.073 online. Le prime cinque Regioni per numero di richieste sono la Campania con 18.832, la Lombardia con 18.616, la Sicilia con 15.994, il Lazio con 13.367 e il Piemonte con 13.056.