Reddito di cittadinanza, lavoro (foto archivio iStock)
Roma, 7 gennaio 2019 - Più tempo - 18 mesi anziché 12 - per accettare un'offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale. Incentivi a chi avvia un'attività professionale in proprio (e rinuncia al sussidio). Platea allargata a 4,9 milioni di persone (1,7 milioni di famiglie). Ecco le pricipali novità che escono dalle ultime bozze tecniche che accompagnano il decreto sul Reddito di cittadinanza.
UN LAVORO CHE NON SI PUO' RIFIUTARE
Le offerte di lavoro che arriveranno al beneficiario del Reddito di cittadinanza avranno un raggio ben definito e dovranno essere accettate entro un limite temporale. In particolare, nei primi sei mesi di fruizione del Reddito va accettata un'offerta entro 100 chilometri dalla residenza, tra il sesto e il diciottesimo mese entro 250 chilometri ed oltre il diciottesimo mese, nel caso in famiglia non ci siano minori né disabili, ovunque nel territorio italiano. La novità dell'ultima bozza è, appunto, che il limite per l'ultima offerta scade dopo 18 mesi di fruizione del sostegno (nella bozza precedente erano 12). se le opzioni saranno tutte rigettate, ovviamente il Reddito decadrà e non si potrà più richiedere.
IMPRENDITORI DI SE STESSI
Tra le altre novità, spicca l'aiuto per chi avvia un'attività, rinunciando al reddito di cittadinanza per mettersi in gioco con una nuova impresa. "Ai beneficiari del Reddito di cittadinanza che avviano un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale entro i primi 12 mesi di fruizione del sostegno - si legge infatti nell'ultima bozza - è riconosciuto in un'unica soluzione un beneficio addizionale pari a sei mensilità di sussidio, nei limiti di 780 euro mensili". Dunque, i novelli imprenditori possono contare su un tesoretto di 4.680 euro in un'unica soluzione.
PLATEA DI 4,9 MILIONI DI PERSONE
In lieve aumento la platea dei beneficiari: l'ultima bozza la porta a 4,9 milioni di persone, pari a 1,73 milioni di nuclei famigliari. Nella precedente versione del documento erano invece 1,4 milioni di nuclei famigliari, comprendenti 4,3 milioni di persone.