Giovedì 12 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Cosa succede alla rata del mutuo dopo il taglio dei tassi della Bce: le simulazioni

La decisione della Banca centrale europea di tagliare il costo del denaro di 0,25%, secondo i calcoli della Fabi, permette di risparmiare fino a 80mila euro totali per un mutuo da 200.000 euro in 25 anni

Gli effetti sui mutui del taglio dei tassi dello 0,25% da parte della Bce

Roma, 12 dicembre 2024 – La Bce, Banca centrale europea, ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base portando il principale indice del costo del denaro per i prestiti al 3%. Una decisione che avrà ripercussioni sulle rate di chi deve rimborsare prestiti o pagare mutui.

I mutui

I tassi sui mutui variabili, già scesi al 3,27% medio a ottobre rispetto a picchi superiori al 5% nel 2023, potrebbero scendere sotto il 3% per effetto dell'abbassamento dei tassi da parte della Bce.

E con tassi medi del 2,9% si risparmieranno 80mila euro su un prestito immobiliare a 25 anni da 200.000 euro (-21,9%) rispetto al 2023.

I prestiti

Discorso analogo, calcola l'ufficio Analisi & Ricerche della Fabi, per il credito al consumo, i cui tassi medi sono scesi all'8,32% dai valori superiori al 14% del 2023 e potrebbero calare ancora all'8% consentendo di risparmiare 11.705 euro (-23,9%) sull'acquisto di un’auto da 25mila euro con un finanziamento decennale e 167 euro (-15,1%) su quello di una lavatrice da 750 euro con un finanziamento quinquennale.

Le famiglie indebitate

Fabi ricorda che in Italia ci sono 6,9 milioni di famiglie indebitate, pari a circa il 25% del totale, di cui oltre 3 milioni e mezzo con un mutuo per l'acquisto di una casa. Lo stock dei mutui ammontava a 423,3 miliardi di euro a fine ottobre, di cui circa un terzo, pari a 144 miliardi, è a tasso variabile e i restanti 279 miliardi a tasso fisso.

Il taglio dei tassi dello 0,25% oggi da parte della Bce determinerebbe a regime un risparmio, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. I calcoli arrivano dal Codacons, che stima l'impatto sulle spese di una famiglia che ha accesso un finanziamento a tasso variabile per l'acquisto della prima casa.

Le simulazioni

Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra -156 e -324 euro.

A calcolarlo è l’associazione consumatori Codacons. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua. 

Leggera boccata d’ossigeno

“Il quarto taglio dei tassi sarebbe senza dubbio un segnale positivo, ma la strada per colmare i rialzi imposti dalla Bce negli ultimi due anni è ancora molto lunga. – avvisa il presidente Carlo Rienzi –. Basti pensare che per alcune tipologie di mutuo a tasso variabile la maggiore spesa ha raggiunto nel 2024 i 5mila euro l'anno rispetto ai tassi medi di fine 2021”.