Mercoledì 5 Febbraio 2025
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Quotazioni materie prime, sarà un cenone più salato? Lenticchie in generale rialzo

Ribassi invece per le quotazioni dell’olio extravergine di oliva comunitario

Lenticchie

Lenticchie

Servite a mezzanotte, assieme all’inseparabile cotechino, restano un classico del Capodanno: fin dai tempi dell’antica Roma, le lenticchie – piccoli legumi il cui aspetto ricorda quello delle monete d’oro - sono simbolo di ricchezza e prosperità. È sulle quotazioni di mercato di questo cibo beneaugurante – e sulle fluttuazioni di un altro ingrediente fondamentale nella nostra dieta, l’olio extravergine d’oliva - che si concentra il bollettino settimanale di Aretè, società italiana leader nella modellistica per le previsioni sui mercati agroalimentari. Cominciamo proprio dall’olio, commodity per cui la campagna di raccolta 2024/25 si è conclusa, in Italia, circa quindici giorni fa.

Trend al ribasso per l’olio europeo, ma fa eccezione quello italiano

Le quotazioni dell'olio extravergine di oliva comunitario (in primis spagnolo) stanno registrando importanti ribassi: -25% sul mercato all'origine di Jaen (città andalusa più nota come ‘capitale mondiale dell’olio d’oliva’, per la sua abbondante produzione) tra inizio ottobre e fine novembre e addirittura -27% sui listini italiani. Prezzi in generale discesa, dunque, ma non per l’olio di provenienza italiana: in questo caso, infatti, le analisi di Areté evidenziano come le quotazioni sui mercati non stiano seguendo la medesima tendenza al ribasso (-4% nei primi due mesi di campagna, con un rimbalzo del +3,5% nella prima settimana di dicembre). Sebbene la produzione di olio d'oliva sia prevista in aumento a livello comunitario (grazie soprattutto al rimbalzo produttivo in Spagna) e nei principali Paesi produttori extra-Ue (Tunisia e Turchia), l'aspettativa di un incremento della domanda (consumi ed esportazioni) porta a prevedere un processo di ricostituzione delle scorte piuttosto lento. A ciò si aggiunge la considerazione che, per il nostro Paese, la campagna olearia 2024/25 è una campagna ‘di scarica’ (in flessione), in cui la produzione - già fisiologicamente in calo rispetto allo scorso anno - subirà anche gli effetti di condizioni climatiche sfavorevoli. Tale congiuntura di campagna, in un contesto di scorte già molto limitate, appare particolarmente complicata nel contesto italiano: ciò contribuisce a mantenere alte le quotazioni, con una tendenza positiva anche per il futuro.

Sulle lenticchie imperversano le avversità meteo: produzione giù, prezzi su

Il dipartimento di agricoltura australiano ha rivisto al ribasso le stime di produzione 2024/25 per il raccolto di lenticchie: la previsione è di un - 34% rispetto a quanto indicato a settembre. La revisione è riconducibile soprattutto alla persistente siccità e alle diffuse gelate. Anche Statistics Canada ha aggiornato in calo del 6%, rispetto a settembre, la produzione canadese. Come anticipato da Areté, le attese correzioni di disponibilità di prodotto si sono riflesse sui prezzi, comportando un generale rialzo. Da settembre gli aumenti ammontano a +20% e +10%, rispettivamente per le lenticchie verdi grandi e per quelle rosse canadesi.