Mercoledì 13 Novembre 2024
MANUEL SPADAZZI
Economia

Romagna, pienone in spiaggia solo nel weekend: "Speriamo in agosto"

Fino all’alluvione si registravano aumenti di presenze in doppia cifra. Gli albergatori: stagione claudicante. Confidiamo nei prossimi mesi.

Estate in Romagna

Estate in Romagna

"Venga da noi Herr Karl Lauterbach, che qui si troverà bene". A Rimini lo aspettano ancora, il ministro tedesco alla Sanità. È quello che ha detto che "il turismo in Italia non ha futuro" per colpa dei cambiamenti climatici, sollevando un vespaio. Il sindaco di Rimini l’ha invitato ufficialmente. "Va là che glielo facciamo vedere noi, come si fa il turismo. Venga qui oggi, che un ombrellone forse glielo rimediamo...", sorridono un paio di bagnini riminesi, pronti all’ennesimo pienone da weekend.

La Romagna flagellata dall’alluvione non si è mai fermata. E il turismo qui è ancora una gioiosa ’macchina da guerra’. Trovare un posto libero oggi e domani, in molti alberghi da Cervia fino a Cattolica, sarà un’impresa. Ma il problema è riempire negli altri giorni. Dal lunedì al venerdì. Luglio è ormai agli sgoccioli, e il primo bilancio non pare esaltante. "Fatturato in calo del 10 per cento, forse di più per qualcuno. Questa purtroppo si conferma una stagione faticosa", dicono in coro i bagnini. Ma Simone Battistoni, titolare dello storico bagno Milano a Cesenatico (e presidente regionale del Sib, il sindacato balneari della Confcommercio), non perde il sorriso. "Vero, finora è stata un’estate claudicante. È partita così così, a causa dell’alluvione a maggio e poi del maltempo a giugno. Ma io confido molto in agosto e anche in settembre", sorride lui, mentre porta due lettini a una coppia di storici clienti. Vengono da Verona, fanno parte di quell’esercito di turisti ’fedeli alla Romagna’, che ogni anno, da decenni, tornano qui godersi le ferie, puntuali come orologi svizzeri. Giusto ieri, a Rimini, il sindaco Jamil Sadegholvaad ha voluto premiare personalmente Umberto e Lidia, bresciani che fanno le vacanze nello stesso hotel di Rimini dal 1973, ed Elisabeth Schmidt dalla Germania, cliente fedelissima dello stesso albergo da 45 anni. Magari ci parlerà lei, con Lauterbach…

Ma è la ’solita’ estate. Non poteva esserlo, dopo tutto quel che è accaduto. "L’alluvione è stata un fattore, non l’unico", osserva Mauro Vanni, titolare del bagno 62 di Rimini e presidente delle imprese demaniali di Confartigianato. "Purtroppo ha pesato la minore capacità di spesa delle famiglie. Gli italiani soprattutto, ma si sono visti anche meno stranieri. Nei weekend riempiamo sempre, ma c’è meno movimento negli altri giorni". Fino a maggio le cose erano andate bene nella località della Riviera romagnola, con aumenti a doppia cifra rispetto al 2022 sia per i turisti italiani, sia per quelli stranieri. Poi è arrivata l’alluvione, e ha complicato tutto. "Adesso speriamo in agosto – continua Vanni – Le richieste sono buone, ma anche a inizio stagione dicevamo la stessa cosa... I conti li faremo a settembre". Ecco: si spera di recuperare a settembre "quello che non abbiamo fatto a giugno – riprende Battistoni – Anche se nel turismo recuperare è dura, se il meteo ci assiste e con tutti gli eventi in calendario possiamo fare bene".

Ma prima c’è da superare l’esame di agosto. La prima settimana sarà più fiacca, mentre nelle successive risulta già prenotato oltre il 70% delle camere in molte strutture. Cautamente ottimista Andrea Falzaresi, uno dei titolari di Club Family hotel, gruppi che gestisce 13 alberghi (quasi tutti quattro stelle) tra Cervia, Cesenatico, Riccione. "Noi stiamo resistendo, grazie anche alla varietà di offerta. Agosto andrà bene. Ma questa è un’estate complessa, per tutti. Le famiglie hanno meno soldi da spendere per le ferie, e tra i turisti più danarosi c’è chi, dopo l’alluvione, ha preferito altre mete alla Romagna". "Ma se avessimo avuto più voli dall’estero all’aeroporto di Rimini... Sicuramente questo avrebbe aiutato", allarga le braccia Sandro Giorgetti, il presidente regionale di Federalberghi. I conti, dice anche lui, "li faremo a settembre. Confidiamo in agosto, a luglio c’è chi ha avuto un calo di fatturato del 20 per cento". Agosto, salvaci tu.